Cercò di pagare un sicario per uccidere il rivale in amore: il pm chiede 6 anni di carcere

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Ricordate la storia dell’uomo che aveva cercato sul dark web un sicario per far uccidere il compagno dell’uomo di cui si era infatuato? Arrestato ad aprile, l’uomo è attualmente a processo presso il Tribunale Regionale di Berlino e la pm Henrike Hillmann ha chiesto una condanna a sei anni di carcere.

Al banco degli imputati, Nico F. chiede scusa: “sono felice che non sia successo nulla”

“Vorrei scusarmi con tutti” ha dichiarato Nico F. durante l’udienza, sostenendo di essere molto felice che i suoi tentativi non siano andati a buon fine. L’imputato, apparentemente, è rimasto sorpreso dall’entità della pena detentiva chiesta dalla pm. Nell’arringa di martedì, Hillmann ha evidenziato il contrasto fra l’atteggiamento remissivo di F. dopo la confessione e i toni veementi e il freddo calcolo che erano emersi nelle fasi in cui aveva pianificato l’ingaggio di un sicario per la commissione di un omicidio.


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A contribuire all’entità della pena richiesta c’è anche la pronuncia del perito psichiatrico, che non ha individuato nell’imputato alcun profilo che giustificasse una diminuita responsabilità. L’accusa di tentata istigazione all’omicidio, quindi, si può sviluppare fino alle sue estreme conseguenze, ovvero con la condanna richiesta dalla pm.

Per pagare il “sicario”, il cameriere di Dresda ha usato i soldi di un prestito

La vicenda di Nico F., cameriere di Dresda, è grottesca, pur nel suo profilo criminale e inquietante. Innamoratosi di un uomo già impegnato, F. aveva cercato di assumere un sicario per farne uccidere il compagno. Navigando sul dark web, si era imbattuto in un sedicente sicario, che gli aveva spillato decine di migliaia di Euro. Il cameriere, che nel frattempo aveva disseminato la parte peggiore di internet di dati che permettevano di risalire a lui e alle sue intenzioni, aveva destinato a questa “spesa” i soldi di un prestito che aveva chiesto precedentemente per arredare il proprio appartamento, per rifarsi il naso e per comprare un cane. Fra le altre cose, F. ha inviato al presunto killer le foto e l’indirizzo della vittima designata, fornendo istruzioni precise su come, dove e quando l’omicidio avrebbe dovuto svolgersi, con lo scopo di farlo sembrare un incidente o una rapina finita male.

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Per fortuna della vittima, “Felix Fleischer” (ovvero “Felix Macellaio”, come si faceva chiamare l’interlocutore di F.), non è mai stato un assassino, ma è un semplice truffatore, che ha promesso al cameriere di Dresda di realizzare il suo desiderio e si è fatto inviare ingenti somme di denaro come pagamento anticipato. Quando il presunto “sicario” ha confessato di aver truffato F., quest’ultimo non poteva certo rivalersi su di lui denunciandolo.

Nico F. incastrato dai curatori di un podcast in inglese

A far scoprire l’intero scambio sarebbe stato un podcast di lingua inglese che si occupa di crimini sul dark web. I curatori, mentre investigavano sui temi dei quali si occupano, sono incappati nei messaggi di Nico F. e hanno contattato le autorità tedesche per condividere quanto avevano appreso. Gli stessi autori del podcast avrebbero contribuito a far emergere oltre 100 casi simili in tutto il mondo.

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Nella sua arringa, l’avvocato difensore di F. Barbara Nottbusch ha fatto appello alla collaborazione offerta dal suo assistito alle forze dell’ordine, alla sua confessione pronta e completa, al fatto che F. sia incensurato e anche profondamente pentito. Ha inoltre sottolineato che la vittima non è mai stata realmente in pericolo e, a fronte di questi fatti, ha chiesto una pena detentiva di tre o quattro anni, che potrebbe essere ulteriormente ridotta. Il verdetto è previsto per giovedì prossimo.

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