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Carenza farmaci in Germania, Lauterbach: “Basta con il discount!”. Antitumorali e antibiotici al risparmio

Il problema della carenza di farmaci in Germania si fa sempre più grave e pressante e il Ministro della Sanità Karl Lauterbach si propone di affrontarlo allentando le attuali regole sui prezzi. Secondo il Ministro, la situazione attuale sarebbe ascrivibile a quella che Lauterbach definisce “politica del discount”, che avrebbe peggiorato l’offerta di farmaci nel corso dei decenni. A grandi linee, si tratta di una serie di misure che puntano a ottimizzare i margini di profitto del settore sanitario, prediligendo obbligatoriamente i fornitori più economici sul mercato, e che, secondo Lauterbach, sono alla radice dei gravi problemi di approvvigionamento che la sanità tedesca si trova ad affrontare.

Il risultato, in Germania, è la quasi completa impossibilità di trovare antipiretici pediatrici e sciroppi per la tosse in farmacia, ma anche una forte carenza di farmaci antitumorali e antibiotici per adulti.

Il piano di Lauterbach: far rientrare nelle gare d’appalto anche fornitori europei e ampliare l’uso dei generici

Il progetto a lungo termine di Lauterbach prevede in primo luogo l’allentamento delle norme sui prezzi dei farmaci pediatrici, poi il ritorno ai farmaci di produttori europei, la creazione di scorte di farmaci più economici e incentivi finanziari per garantire la disponibilità di antibiotici e antitumorali. Secondo la proposta del Ministro, le assicurazioni statali dovranno essere in grado di coprire pagamenti una tantum fino a 1,5 volte il precedente importo massimo, per i farmaci richiesti, in caso di carenza degli stessi. Inoltre, Lauterbach ha specificato che non sempre la carenza di determinati farmaci corrisponde a una reale carenza di forniture, poiché sono disponibili valide alternative sotto forma di equivalenti generici. Questi ultimi, tuttavia, avrebbero una quota minore nella spesa dei fondi obbligatori di assicurazione sanitaria rispetto ai farmaci brevettati.


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La carenza di farmaci è legata ai sistemi di approvvigionamento e ai contratti stipulati dalle assicurazioni sanitarie

Inoltre, soprattutto per quanto riguarda gli antitumorali e gli antibiotici, le carenze dipendono anche dal fatto che le assicurazioni sanitarie devono stipulare contratti con i produttori più economici e le farmacie sono autorizzate a distribuire solo questi farmaci. Tali produttori, come è ovvio, si trovano soprattutto nei Paesi che hanno un costo del lavoro molto basso e, in generale, il numero di questi fornitori è diminuito. Il progetto di Lauterbach prevede che i produttori di farmaci antitumorali e antibiotici in Europa siano presi in considerazione nelle future gare d’appalto. In generale, quindi, il fornitore più economico non dovrebbe più essere l’unico ad aggiudicarsi il contratto, ma, secondo quanto riportato dalla Süddeutsche Zeitung in riferimento a un documento chiave del ministero, dovrebbero esserci sempre due contratti per i farmaci più importanti: oltre al fornitore più economico extraeuropeo, si dovrebbe sempre prendere in considerazione il produttore più economico dell’UE. Il contratto verrebbe quindi suddiviso fra i due.

Inoltre, dovranno essere messi in funzione protocolli di monitoraggio che permettano di riconoscere tempestivamente i problemi, individuare le carenze ed evitare rallentamenti nell’approvvigionamento dei farmaci. Le misure adottate dovranno essere valutate entro la fine del 2025.

La situazione peggiorerà durante le feste

Naturalmente non è solo la carenza di farmaci a determinare la crisi della sanità tedesca, che fa i conti anche con una cronica carenza di personale e con un’insufficienza di posti letto. Il presidente della Società tedesca di pediatria e medicina dell’adolescenza, Jörg Dötsch, ha dichiarato ai giornali della Funke Mediengruppe che si aspetta una situazione di pressione ancora maggiore per le cliniche e gli ambulatori durante le feste, a causa delle carenze di personale, dell’assottigliamento dei turni di servizio e del fatto che molti pediatri che operano in ambito privato chiudono i loro studi o riducono le ore di consultazione durante il periodo natalizio, obbligando quindi i pazienti a rivolgersi alle strutture che rientrano nella giurisdizione delle assicurazioni statali.

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