In vista della ripetizione delle elezioni a Berlino, prevista per febbraio, si ripropone l’eterno dilemma degli accordi di coalizione post-elettorali. E c’è chi lancia l’ipotesi totalmente imprevista di un possibile governo nero-verde. Quanto è probabile questa possibilità?
Ripetizione delle elezioni a Berlino: si annuncia un municipio nero-verde?
È prevista per febbraio 2022 la ripetizione delle elezioni nel Land Berlino. Una decisione tanto grave si è resa purtroppo necessaria a causa della gestione disastrosa del precedente appuntamento elettorale del settembre 2021. C’è intanto fermento e tensione, per questa nuova chiamata alle urne, che potrebbe scompaginare gli equilibri dell’attuale esecutivo. I vari partiti politici navigano tra previsioni e ipotesi e persino qualche sorpresa, come quella di una CDU che sempre più spesso sta guardando in direzione dei Verdi.
I sondaggi più recenti: CDU con il vento in poppa, Verdi secondo partito
Al momento, Berlino è governata da una coalizione formata da SPD, Verdi e Linke e guidata dalla sindaca Franziska Giffey. I più recenti sondaggi, tuttavia, stanno mostrando una CDU sorprendentemente forte.
I cristiano-democratici si attesterebbero infatti al 25%, i Verdi al 21, l’SPD solo al 18 e la Linke al 13. Questo fa pensare, sul piano aritmetico, che i cristiano-democratici possano non escludere un’apertura proprio nella direzione dei Verdi, per blindare il risultato e dare vita a un municipio nero-verde (o verde-nero), oltretutto sulle ceneri dell’odiata SPD.
Questa ipotesi, potrebbe trovare supporto nella recente impressione generale che Kai Wegner, candidato di punta della CDU Berlino, stia apertamente mostrando una certa simpatia politica verso Bettina Jarasch, candidata di punta dei Verdi e attuale senatrice per l’ambiente, la mobilità, i consumatori e la protezione del clima.
A ottobre, il gruppo parlamentare della CDU avrebbe inoltre approvato un documento in cui viene recepita la proposta “verde” di un registro degli affitti, con l’indicazione puntuale di tutti gli appartamenti e i relativi affitti consentiti. Una posizione insolitamente “progressista”, per i cristiano-democratici. Si tratta forse di una sorta di ammiccamento, che allude a una disponibilità post-elettorale, in sede di accordo di coalizione?
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Interrogato su quale delle due candidate di punta, Giffey o Jarasch, veda meglio a capo del nuovo esecutivo, Wegner ha risposto che dopo 21 anni di “municipio rosso”, sarebbe il caso di mischiare finalmente le carte. “È ora di cambiare” ha commentato, rendendo comunque chiarissima la risposta.
Resta ora da vedere quale sarà l’atteggiamento dei Verdi. Saranno disposti a considerare i cristiano-democratici come possibili partner, dopo le elezioni di febbraio?
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