La Gigafactory di Tesla si espande. Altri 70 ettari di foresta nel Brandeburgo saranno abbattuti
Nelle ultime settimane, Elon Musk ha fatto parlare di sé soprattutto per la scalata a Twitter, condita da boutade mediatiche e licenziamenti eccellenti. Meno notizia hanno fatto invece i piani relativi all’espansione della Gigafactory di Tesla, nel Brandeburgo, che prevedono l’abbattimento di altri 70 ettari di foresta vicino al complesso di Grünheide, che al momento ne misura 300.
L’espansione era già nei piani, ma è arrivata prima del previsto, considerando che la fabbrica è in funzione solo da marzo di quest’anno. Secondo quanto riportato dal Tagesspiegel, nei prossimi giorni verrà avviato il disboscamento necessario all’espansione della fabbrica. Stando alle comunicazioni ufficiali dell’azienda, questa operazione servirà a centralizzare le infrastrutture del cantiere, oltre che a liberare l’area di costruzione vera e propria per la fase di espansione prevista.
Tesla ha l’appoggio del governo del Land
L’operazione ha il pieno sostegno del governo del Brandeburgo: “Con l’annuncio della prossima fase di espansione della fabbrica di automobili, Tesla si sta chiaramente impegnando a scegliere il Brandeburgo come sede”, ha dichiarato il Ministro Presidente Dietmar Woidke (SPD). D’altra parte, con 7.000 dipendenti attuali e 12.000 posti di lavoro previsti, Tesla si è attestata come la più grande impresa industriale della regione.
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Stando ai dati diffusi dall’azienda stessa, la gigafactory di Grünheide produce al momento 2.000 auto a settimana, che corrispondono a un quinto della capacità di 500.000 auto all’anno approvata per la prima fase di espansione. Qui viene prodotta, fra l’altro, la popolarissima Tesla Model Y, una delle auto elettriche più vendute in Europa.
Ambientalisti e residenti preoccupati
La notizia dell’espansione e dell’imminente disboscamento, come del resto molte delle notizie che riguardano la fabbrica tesla, ha suscitato le critiche accese degli ambientalisti e da diverse associazioni di residenti, che per lo più non guardano con favore al gigantesco complesso industriale. La gigafactory di Tesla, infatti, si trova in parte in un’area di protezione dell’acqua potabile e ha fatto molto parlare di sé per l’eccessivo consumo idrico, ma anche per un incidente che ha comportato uno sversamento di vernice e per un incendio. I residenti e gli ambientalisti imputano a Tesla di una gestione lassista dei permessi esistenti e alle autorità di una colpevole mancanza di controlli.
I piani di offsetting di Tesla: 70 ettari di foresta in meno nel Brandeburgo, 300 in più nel resto della Germania
Tesla si difende dalle accuse delle associazioni ambientaliste affermando di aver piantato 300 ettari di foresta mista di alta qualità in altre regioni della Germania, per compensare il precedente abbattimento che si è reso necessario per la costruzione dell’impianto principale.
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