Il CEO di Mercedes: risparmiare energia è un dovere dei cittadini. Ma il report sulle emissioni rileva irregolarità

ceo di mercedes

Ola Källenius, CEO di Mercedes, ha dichiarato in un’intervista a Handelsblatt che “Risparmiare energia è oggi il primo dovere dei cittadini”, aggiungendo che è importante unire le forze a fronte della crisi energetica, a costo di sopportare un po’ più di freddo. In casa sua, afferma, lo stesso Källenius tiene più bassi i riscaldamenti e accende meno lampade, perfino la stella simbolo della Mercedes non è illuminata di notte sullo stabilimento di Berlino, ma, ricorda “le persone che vivono nelle zone di guerra soffrono molto di più”.

L’intervista prosegue con un rapido elenco delle iniziative volte a limitare il consumo di gas e ad aumentare il consumo di elettricità verde, che l’azienda non intende comprare, ma generare, dotandosi di nuovi parchi eolici tanto per gli stabilimenti europei quanto per quelli americani.

Il CEO di Mercedes “noi a favore dell’energia verde, ma contrari ai limiti di velocità”

Rispetto ai temi più caldi del discorso sull’ambiente e sulla riduzione delle emissioni, tuttavia, il CEO si premura anche di esprimere la propria assoluta contrarietà all’introduzione dei limiti di velocità in autostrada – uno dei punti chiave delle richieste dei gruppi di attivisti come Letzte Generation ed Extinction Rebellion e che, curiosamente, trova d’accordo anche il CEO di Audi Markus Duesmann. “Non abbiamo bisogno di divieti, possiamo ridurre il consumo in modo intelligente e tecnologico” dichiara Källenius e aggiunge: “le nostre autostrade sono un marchio di qualità globale per le nostre auto”.

L’associazione tedesca per l’ambiente ha denunciato Mercedes: “sono i produttori di auto con più emissioni in Europa”

Ci si può aspettare una certa dose di scetticismo sulle affermazioni del CEO di Mercedes alle latitudini della Deutsche Umwelthilfe, l’associazione tedesca per la protezione dell’ambiente, che proprio contro il produttore automobilistico tedesco ha intentato una causa presso il Tribunale Regionale Superiore di Stoccarda, chiedendo, fra le altre cose, una drastica riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli, in linea con le norme vincolanti dell’Accordo di Parigi sulla protezione del clima e della Legge tedesca sulla protezione del clima. Secondo la DUH, i veicoli venduti dal gruppo Mercedes nel 2021 sono state responsabili dell’emissione di 65,5 milioni di tonnellate di CO2 in tutto il mondo. Nella prima udienza, le richieste della Deutsche Umwelthilfe sono state respinte, ma i legali dell’associazione si sono detti ottimisti per il prosieguo dell’azione legale.


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Secondo il rapporto europeo, anche Mercedes mente sulle emissioni

In una dichiarazione rilasciata a Il Mitte, Jürgen Resch, segretario federale della DUH, ha dichiarato “Sono d’accordo con Ola Källenius, ma allo stesso tempo mi chiedo: perché non si comporta così con la sua azienda? I nuovi veicoli Mercedes hanno di gran lunga le più alte emissioni di gas dannosi per il clima e sono quindi i più nocivi fra [quelli di] tutte le case automobilistiche europee! In controtendenza rispetto a tutti gli altri costruttori, le emissioni di CO2 della Mercedes a combustione sono addirittura aumentate di 10 g CO2 per chilometro dal 2016 al 2021. E proprio in tempo per la Conferenza Mondiale sul Clima che si terrà questa settimana a Sharm el-Sheik, Mercedes-Benz fa l’annuncio killer dell’anno: ‘La Mercedes-AMG ONE è la prima auto di Formula 1 con omologazione stradale’. Mentre i Paesi del mondo sono alla disperata ricerca di modi per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi, Mercedes getta benzina sul fuoco: con la presentazione di un primo veicolo stradale con tecnologia da Formula 1, con un motore da 1.063 CV di potenza e che, in condizioni di guida reali, supera di diverse volte il limite di flotta dell’UE per la CO2, in vigore dal 2020”. Inoltre, un rapporto della Federazione europea per i trasporti e l’ambiente del settembre di quest’anno, che abbiamo già citato in relazione al caso BMW e che è consultabile qui, ha rilevato per Mercedes una discrepanza del 62% fra emissioni dichiarate dei veicoli ed emissioni reali.

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