Germania: tetto di 10.000 Euro per i contanti? Fa discutere la proposta di Nancy Faeser
Fa discutere la proposta della Ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD) di introdurre un tetto di 10.000 Euro alle transazioni in contanti. L’idea, che ha trovato il sostegno delle forze dell’ordine e in particolare dell’Associazione degli Investigatori Tedeschi, genera un certo scetticismo fra le fila dell’FDP e della CDU.
In Germania il riciclaggio vale 100 miliardi all’anno. Il mercato immobiliare berlinese facilita le transazioni illegali
L’iniziativa avrebbe la finalità di ridurre le transazioni che possono essere ricondotte al riciclaggio di denaro sporco e avere conseguenze estese anche oltre i confini nazionali. La Germania, avverte infatti Marcel Emmerich dei Verdi, è considerata “la lavatrice d’Europa”, con transazioni per oltre oltre 100 miliardi di Euro all’anno effettuate con denaro in contanti proveniente da attività illegali. Il mercato immobiliare berlinese in particolare offre notevoli possibilità a coloro che desiderino convertire grosse somme di contanti di dubbia provenienza in beni legittimi. La richiesta di Faeser, infatti, è perfettamente in linea con quanto gli investigatori che si occupano di indagini finanziarie chiedono da molto tempo.
Gli investigatori sottolineano che grandi quantità di denaro contante sono necessarie per il funzionamento di attività come l’estorsione, il lavoro illecito, il traffico di droga e di armi. Per esempio, le transazioni illegali legate alla compravendita di auto usate avvengono ancora in contanti, il che rende più facile per gli autori nascondere l’importo della transazione. Se le grandi somme dovessero essere contabilizzate elettronicamente, sarebbe più facile tracciare i flussi di denaro, il che renderebbe più difficile lo svolgimento di queste e altre attività criminali.
“Un acquisto in contanti di 30.000 euro di gioielli o orologi dovrebbe presto appartenere al passato” ha dichiarato Faeser al Bild am Sonntag. Marco Schmidt, capo della sezione berlinese dell’Associazione degli agenti di polizia criminale tedeschi (BDK), ha dichiarato al Tagesspiegel di sostenere la proposta.
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Holger Krestel (FDP): “I contanti sono la libertà stampata”
I liberali dell’FDP sono scettici sulla proposta di Faeser. L’esperto di giustizia Holger Krestel, per esempio, si è opposto definendo il denaro contante “libertà stampata” e ha aggiunto che “chi vuole perseguire i gruppi criminali dovrebbe applicare coerentemente le leggi esistenti e non privare i cittadini incolpevoli della possibilità di fare acquisti anche senza documentarli”. Più allineato alla scelta della coalizione in merito il vicepresidente del gruppo parlamentare dell’FDP al Bundestag, Christoph Meyer, il quale ha dichiarato al Tagesspiegel: “L’accordo di coalizione è chiaro: in futuro vieteremo gli acquisti di immobili in contanti” ma ha specificato: “Per noi è chiaro che le restrizioni alla libertà contrattuale possono essere discusse solo se, in cambio, vengono smantellati gli ostacoli burocratici alla circolazione di denaro e merci”.
Herrmann (CDU): sì al limite ma solo nel mercato immobiliare
Secondo il portavoce per la politica interna del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag, Alexander Throm, la proposta di Faeser “è ben lontana dall’eliminare definitivamente le transazioni illegali di denaro nel settore della criminalità organizzata” e che più importante rispetto all’introduzione di un tetto per l’uso del contante sarebbe “ampliare i poteri di informazione e di ispezione delle nostre autorità investigative”. L’esperto legale della CDU di Berlino, Alexander J. Herrmann, in una dichiarazione rilasciata al Tagesspiegel si è detto favorevole all’introduzione di un limite all’uso dei contanti nelle transazioni legate al settore immobiliare, ma ha espresso un netto rifiuto per l’idea di un tetto generale all’uso del contante in tutti gli altri ambiti.
In altri settori, come quello della compravendita di veicoli, Hermann sostiene che l’attività degli inquirenti potrebbe essere sufficientemente agevolata da uno scambio di informazioni più agile fra i diversi uffici, come i centri per l’impiego e gli uffici di immatricolazione o quelli responsabili della gestione delle imposte.
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