A Berlino, un 34enne ha tentato di compiere un attacco incendiario contro l’ambasciata iraniana sita in Dahlem. La polizia non esclude che il gesto possa collegarsi alle proteste che stanno avendo luogo, in Iran, dopo la morte della 22enne Mahsa Amini.
Attacco all’Ambasciata iraniana a Berlino: il responsabile è un 34enne
Un 34enne ha tentato di realizzare un attacco incendiario contro l’ambasciata iraniana a Berlino. La polizia ha confermato che l’uomo, anche lui iraniano, ha versato del liquido sulla recinzione dell’edificio e ha quindi appiccato il fuoco.
La sicurezza privata dell’edificio, che si trova in via Drygalski, è intervenuta trattenendo l’uomo fino all’arrivo delle forze dell’ordine, che lo hanno quindi arrestato. La recensione risulta ora danneggiata, insieme a un’insegna metallica. È stata inoltre imbrattata una base di cemento. Nessuno è rimasto ferito. Sulle cause del gesto sta indagando la polizia, ma non si esclude un collegamento con le proteste che stanno avendo luogo in Iran.
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Lo sfondo delle proteste, in Iran e in Germania
La morte della 22enne Mahsa Amini, arrestata a metà settembre dalla polizia morale, per non aver indossato il velo il modo corretto, e finita in coma e morta in ospedale a tre giorni dall’arresto, ha scatenato in Iran proteste accesissime.
Il governo sta reprimendo le mobilitazioni nel sangue e finora sono state uccise 90 persone, secondo l’organizzazione Iran Human Rights (IHR). Sabato, proteste contro la leadership islamista hanno avuto luogo anche a Berlino, Francoforte e Amburgo.
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