Oper mind: il teatro di San Carlo che può stupire
di Michele Santoriello
La terza tappa di Italiainmusica questa volta si ferma a Napoli, la città del più antico teatro d’opera in Italia e in Europa, fondato nel 1737, il teatro di San Carlo, che nella prossima stagione operistica, di balletto e concertistica è open mind o come il titolo del programma suggerisce è Oper mind.
Questa città, che ti regala panorami mozzafiato, cordialità e ospitalità sincera, non può non avere un teatro aperto ai turisti, che stanno ritornando dopo due anni di pandemia, ma soprattutto essere il luogo per eccellenza della e per la città.
Queste le intenzioni e le molteplici azioni del sovrintendente Stéphane Lissner e della direttrice generale dottoressa Emmanuela Spedalieri con la quale ho avuto modo di conversare, scoprendo così non solo le novità della nuova stagione 2022/2023, ma anche il dietro le quinte e le varie ed interesanti atttività fuori teatro.
Ma andiamo per ordine. Sono ben dodici i titoli d’opera, cinque le nuove produzioni, cinque i balletti, 17 concerti, nonchè la seconda edizione del Festival pianistico e della stagione cameristica ed infine quattro tournée internazionali in città prestigiose quali Praga, Parigi e Aix-en Provence.
Il programma della stagione 2022-2023 al Teatro San Carlo
Questi i numeri della Stagione 2022-2023 del Teatro di San Carlo che inaugurerà, sabato 26 novembre 2022, con l’opera Don Carlo di Giuseppe Verdi diretto da Juraj Valčuha con la regia di Claus Guth, per la prima volta al Lirico di Napoli, il suo esuberante programma.
Nel cast, Michele Pertusi sarà Filippo II, Metthew Polenzani Don Carlo, ad interpretare Rodrigo saranno Ludovic Tézier ( nelle date del 24, 26, 29 novembre e 1, 3 dicembre) ed Ernesto Petti (il 6 dicembre).
Ailyn Perez sarà Elisabetta di Valois ed Elīna Garanča – nuovamente al San Carlo dopo i successi di Carmen e Cavalleria rusticana – sarà impegnata nel ruolo della Principessa Eboli. Infine Alexander Tsymbalyuk interpreterà Il grande inquisitore e Cassandre Berthon Tebaldo. Sono previste cinque repliche, in programma dal 26 novembre al 6 dicembre.
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A dicembre, esattamente il 22, vi sarà anche l’apertura della stagione di balletto. Il corpo di ballo del teatro di San Carlo sarà protagonista con Il lago dei cigni, di Pëtr Il’ič Čajkovskij nella versione di Patrice Bart, le musiche sono eseguite dall’Orchestra del Teatro diretta da Martin Yates, Luisa Spinatelli firma scene e costumi. Va menzionato che il quanto mai rinnovato corpo di ballo, composto da ben 40 ballerine e ballerini in pianta stabile, sarà impegnato in ben 5 balletti ed altre interessanti attività coreutiche durante tutta la stagione.
L’anno nuovo inizia invece – a causa dei lavori di restauro della sala del teatro San Carlo che dureranno fino al 31 marzo 2023 – con il cartellone che si sposterà negli spazi del teatro Politeama, su cui si alterneranno tre titoli d’opera, in forma di concerto, e anche due produzioni del corpo di ballo del teatro di san Carlo.
Quindi a gennaio, dal 15 al 24, si potrà assistere a Rigoletto di Giuseppe Verdi , sotto la direzione di Lorenzo Passerini che avrà come protagonista il baritono francese Ludovic Tézier. Accanto a lui in palcoscenico Pene Pati (Il Duca di Mantova) Nadine Sierra (Gilda), Alessio Cacciamani (Sparafucile) e Nino Surguladze (Maddalena). Completano il cast Cassandre Berthon (Giovanna), Gabriele Sagona (Il Conte di Monterone), Roberto Accurso (Marullo) Tonia Langella (La Contessa di Ceprano).
Dal 7 al 15 febbraio 2023 il pubblico troverà in programma quattro recite di La damnation de Faust di Hector Berlioz. Sul podio Pinchas Steinberg, alla guida di Orchestra e Coro del Massimo napoletano. Charles Castronovo indosserà invece i panni del protagonista Faust, mentre Anita Rachvelishvili sarà Marguerite e Ildar Abdrazakov Méphistophélès. Edwin Crossley-Mercer sarà Brander e Laura Ulloa una voce celeste. Maestro del Coro José Luis Basso.
Dal 9 al 18 marzo 2023 è la volta di Macbeth di Giuseppe Verdi con Marco Armiliato alla direzione di Orchestra, Coro e un cast annovereranno Luca Salsi nel ruolo di Macbeth, del generale dell’esercito del re Duncano, Alexander Vinogradov (Banco), Sondra Radvanovsky (Lady Macbeth) Giulio Pelligra (Macduff), Francesco Castoro (Malcom), Chiara Polese (Dama di Lady Macbeth), Luciano Leoni (Il medico). Maestro del Coro ancora una volta José Luis Basso.
Mentre per gli amanti del balletto, dal 28 gennaio al 29 marzo, si potrà ammirare un spettacolo molto innovativo, Raymonda e i giovani coreografi. Appuntamento che racchiude diverse coreografie: nella prima parte Aunis, coreografia di Jaques Garnier; Appointed Rounds di Simone Valastro che firma anche i costumi (in collaborazione con Giusi Giustino); Aria suspended (coreografia, costumi e luci di Mauro de Candia, musiche di Johan Sebastian Bach); Delibes suites, coreografia di José Carlos Martinez, musica di Léo Delibes, costumi di Agnès Letestu. L’ultima parte prevede invece l’esecuzione del terzo atto di Raymonda coreografia di Marius Petipa musica di Aleksandr Glazunov, con accompagnamento musicale registrato.
Dal 21 febbraio al 28 marzo verrà presentato invece di un dittico intitolato “Il Balletto romantico” che include Les Sylphides di Fryderyk Chopin, coreografia di Michel Fokine e Napoli di August Bournonville su musiche registrate.
In particolare, dal 23 al 29 marzo il dittico Le Sylphides/Napoli e Raymonda e i giovani coreografi, saranno alternativamente in scena.
Con Die Walküre di Richard Wagner si ritorna sul palcoscenico nella sala storica restaurata del San Carlo. Infatti dal 16 al 29 aprile 2023 l’opera wagneriana, con la regia di Federico Tiezzi – premio Abbiati per le scene e i costumi di Giulio Paolini e Giovanna Buzzi – riconsentirà al pubblico di ogni dove di rientrare nel tempio della musica napoletana ed europea.
Per questa edizione a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo sarà il direttore musicale Dan Ettinger. In palcoscenico Jonas Kaufmann nei panni di Siegmund, John Relyea (Hunding) Christopher Maltman (Wotan), Vida Miknevičiūtė (Sieglinde), Varduhi Abrahamyan (Fricka), Okka von der Damerau (Brünnhilde).
Dal 16 al 20 maggio è in programma, per la prima volta a Napoli, il Requiem di Mozart nella versione scenica di Romeo Castellucci che firma regia, scene e costumi di questa produzione plurale del Festival International dʼArt Lyrique dʼAix-en-Provence in coproduzione La Monnaie/De Munt, Adelaide Festival, Theater Basel, Wiener Festwochen e Palau des Arts Reina Sofia di Valencia.
Alla guida dell’Orchestra del San Carlo e del Coro dell’ensemble Pygmalion, Raphaël Pichon. La coreografia di Evelin Facchini è interpretata dal Balletto diretto da Clotilde Vayer. Nel cast vocale Giulia Semenzato (soprano), Sara Mingardo (Mezzosoprano) Julian Prégardien (tenore), Nahuel Di Pierro (Basso).
Quest’anno l’isola di Procida è stata capitale europea della cultura, e il San Carlo ha concepito un concerto dal titolo Oper(a)mare, cori e canzoni di ambientazione marina eseguiti dal Coro del Teatro di San Carlo diretto da José Luis Basso e accompagnato al pianoforte da Vincenzo Caruso. Uno spettacolo che verrà ripresentato il 24 maggio. Ma il programma concertistico e di musica da camera è così fitto che forse vale veramente la pena darci un sguardo consultando il sito del teatro.
Da giugno a settembre 2023 vi saranno invece alcune riprese di titoli tra i quali Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in scena dall’8 al 17 giugno, dopo 20 anni di assenza, con un nuovo allestimento e la regia di Jetske Mijnssen nonchè la direzione di Riccardo Frizza. Maria Agresta impegnata nel ruolo di Anna Bolena, il volto e la voce di Giovanna Seymour sono quelli di Elīna Garanča e ad Xabier Anduaga è affidato il ruolo di Lord Riccardo Percy. Alexander Vinogradov sarà Enrico VIII. La prima di quest’opera donizettiana sarà dedicata al centenario dalla nascita di Maria Callas. Donizzetti sarà in cartellone anche nel 2024 con Maria Stuart e nel 2025 con Roberto Devereux.
La Boheme con la regia di Emma Dante e la produzione sancarliana di Madame Butterfly, regia di Ferzan Ozpetek si potranno rivedere rispettivamente dal 30 giugno al 7 luglio e dal 12 al 18 settembre.
Per chi ama anche la musica contemporanea consiglio l’opera di Ludovico Einaudi “Winter Journey”, su libretto su libretto di Colm Tóibín con la drammaturgia e la regia di Roberto Andò con in scena un cast particolare formato da rifugiati per la prima volta sul palcoscenico. Alla guida di Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo sarà Carlo Tenan, Maestro del Coro è José Luis Basso. Tra gli interpreti vocali, Malia, Badara Seck, Jonathan Moore, Elle van Knoll ed anche gli allievi della scuola del Teatro Stabile di Napoli.
Si chiude il cartellone lirico con un nuovo allestimento di Maometto II di Gioachino Rossini, opera scritta e rappresentata al San Carlo, per la prima volta, nel 1820. Maometto II andrà in scena dal 22 ottobre al 5 novembre, regia di Calixto Bieito
Desidero tuttavia chiudere questa presentazione della prossima stagione del teatro di San Carlo facendovi scoprire cosa questo teatro è capace di organizzare per le giovani generazioni, per il territorio e i cittadini della città metropolitana di Napoli.
Officine San Carlo è la fabbrica urbana della creatività: un progetto formativo e produttivo, una nuova struttura collocata nella zona industriale degli stabilimenti ex Cirio, nei cui spazi il teatro di San Carlo intende sia convogliare le molteplici attività educational proposte, sia rendere sempre più accessibili i laboratori di musica e spettacolo, fotografia, teatro, scrittura creativa, i tanti seminari, workshop, visite aperte anche ai mestieri del grande e produttivo mondo e modo di mettere in scena uno spettacolo. Formare, includere, partecipare questi i cardini del progetto pensato per dare ai giovani del territorio opportunità di crescita e occupazione. Proprio il 29 settembre è stato lanciato il nuovo bando a partecipare sul sito del teatro. Tutte attività completamente gratuite.
Moltissime di queste attività sono seguite da figure professionali di alta qualità ed esperienza, attive da decenni in teatro. Anche qui ho avuto modo di vedere in prima persona lo sforzo e l’impegno organizzativo e di conoscere la capo sartoria e costumista, apprezzatissima non solo in Italia ma anche in Germania, Giusy Giustino, che da più di trent’anni con le stoffe, i materiali e il suo talento per la sartoria disegna e realizza, forma le giovani costumiste, e fa crescere uno di quei settori che rendono, insieme alla musica, l’opera un’impresa d’arte e un piacere anche estetico.
Ma un teatro come il San Carlo non poteva non rispondere alle sollecitazioni di un mondo digitale, così tanto frequentato dalle giovani generazioni. Quindi è nato ON – Il teatro delle culture, una nuova piattaforma digitale, online da maggio di quest’anno, un palcoscenico virtuale suddiviso in tre sezioni principali: performances, places, stories, nelle quali non solo start up, giovani artisti, creativi potranno proporre e veder valorizzati i loro contenuti creativi ( come avvenuto ultimamente con l’iniziativa Scena aperta, iniziativa in cui dieci giovani registi, vincitori del concorso, hanno raccontato utilizzando strumentazioni video e audio, messi a disposizione dal teatro, i loro viaggi, le loro storie, il loro territorio) ma a seconda dei propri interessi, pubblici diversi troveranno tesori d’archivio, speciali dietro le quinte e spettacoli d’opera on demand.
Altro ancora ci sarebbe da raccontare su questo aspetto dell’apertura del teatro di San Carlo alla città, alle giovani generazioni, agli amanti delle tre grandi muse, poesia, lirica e danza, ma forse è tempo di lasciarsi accogliere dalla città partenopea perché il teatro San di San Carlo , sono sicuro, vi offrirà una stagione che vi potrà ampiamente stupire.
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