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Italia in Musica: il Teatro Massimo di Palermo riflette sul nostro tempo

Foto e contributo di Michele Santoriello

Visitare Palermo è sempre un’esperienza che ti rinvia, da un lato, ad una parte significativa e fortemente segnata, e per nulla facile, della storia italiana, ma dall’altra ti fa comprendere in profondità come questa città ha la forza e il carattere per aprirsi alle novità e cerchi sempre di avere uno sguardo oltre l’isola, uno sguardo che guarda all’Europa da una città del mediterraneo. Anche il Teatro Massimo di Palermo – uno dei dieci teatri più belli al mondo, secondo la classifica annuale del World Opera Day, con una sala dall’acustica unica, diretto da gennaio di quest’anno dal nuovo sovrintendente, nonché noto compositore, Marco Betta – ha puntato a costruire una stagione lirica, di balletto e concerti “in modo collettivo, tutti insieme, come una sinfonia con variazioni”, così come ha dichiarato proprio il sovrintendente Betta durante la presentazione alla stampa del nuovo cartellone 2022-2023. Andranno quindi in scena, nella prossima stagione, sette opere, quattro balletti e quattordici concerti.

Scoprire cosa può offrire questa stagione è quindi non solo una passeggiata musicale, ma una tappa obbligatoria nella vita della città di Palermo.


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Teatro Massimo di Palermo: cosa c’è in cartellone

La stagione sarà inaugurata da due opere-concerto fortemente caratterizzate dal tema del Requiem e della memoria: si apre l’8 novembre con Kaiserrequiem, una nuova creazione del direttore del teatro Massimo Omer Meir Wellber e con la regia di Marco Gandini, che unisce Der Kaiser von Atlantis, opera in atto unico composta nel campo di concentramento di Theresienstadt dal compositore austriaco, ebreo di origini slesiane, Viktor Ullman e il Requiem di Mozart, capolavoro incompiuto del genio salisburghese, e che impegnerà orchestra, coro e corpo di ballo del Massimo nell’esecuzione.

Il 12 novembre invece torna in scena il Requiem per le vittime della mafia, a trent’anni dalla prima interpretazione nella cattedrale di Palermo, un requiem composto nel 1993 da sette compositori, Lorenzo Ferrero, Carlo Galante, Paolo Arcà, Matteo D’Amico, Giovanni Sollima, Marco Betta e Marco Tutino, su un testo dello scrittore siciliano Vincenzo Consolo.
Sarà diretto da Alessandro Cadario e trasmesso in diretta su maxischermo nella Chiesa di San Domenico, chiesa che ospita anche la tomba del giudice Giovanni Falcone. Del cast fanno parte il soprano Desiree Rancatore, il mezzo soprano Raffaella Lupinacci, il tenore Giulio Pelligra, il basso Roberto Scandiuzzi.

Per gli amanti del balletto, una vasta scelta

Per gli amanti del balletto, il periodo natalizio prevede, dal 16 al 23 dicembre, il ritorno di uno dei titoli più amati della danza, con otto recite, ovverosia Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in un allestimento del Teatro Massimo, con la coreografia di Jean-Sébastien Colau e di Vincenzo Veneruso. Sul podio il direttore Ido Arad. 
Nell’anno nuovo, dal 17 al 24 gennaio, torna La Traviata, che il Teatro Massimo presenterà anche in tournée in Giappone, insieme a La Bohème, nel mese di giugno 2023. L’opera di Verdi sarà presentata nell’allestimento firmato da Mario Pontiggia e Francesco Zito.

Le sette rappresentazioni saranno affidate al direttore Carlo Goldstein, mentre il cast internazionale avrà nel ruolo della protagonista Violetta il soprano Nino Machaidze, che si alternerà con la palermitana Jessica Nuccio, in quello di Alfredo il tenore Saimir Pirgu, mentre il ruolo di Germont padre sarà affidato al baritono Nicola Alaimo. 
Invece, a febbraio, dal 17 al 23, sarà presentata una coproduzione internazionale con la Royal Opera House Covent Garden di Londra e l’Opéra di Parigi: il Don Pasquale di Gaetano Donizetti con l’allestimento e la regia di Damiano Michieletto. In scena un cast di alto livello e sul podio Michele Spotti, giovane direttore di punta regolarmente ospite del Teatro Massimo.

Dal 15 al 19 marzo, andrà in scena un nuovo appuntamento con la danza e con il corpo di ballo del Teatro Massimo. Questa volta si potrà assistere ad un titolo del repertorio romantico, il balletto Le corsaire, musica di Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes e Riccardo Drigo. La vicenda, ispirata a Byron, con l’allestimento del Teatro dell’Opera di Roma, conta scene e costumi di Francesco Zito. Una produzione che ha ricevuto il premio Danza&Danza 2020 come “Miglior Spettacolo Classico dell’anno”.

Dal 16 al 23 aprile ritorna Norma di Vincenzo Bellini, con la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi, opera ed allestimento di successo del Teatro Massimo, in coproduzione con Arena Sferisterio di Macerata e che nel frattempo ha girato il mondo. A dirigere sarà Lorenzo Passerini.
 Arriverà poi finalmente in scena, dal 19 al 25 maggio, Evgenij Onegin di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con la regia di Johannes Erath, mentre la direzione musicale sarà affidata a Omer Meir Wellber. Dopo la creazione del Crepuscolo dei sogni, spettacolo in streaming che ha aperto la stagione 2021 del Teatro Massimo, Erath e Wellber tornano a proporre una visione romantica, decadente e contemporanea 
dell’eroe di Puškin.

Dal 13 al 18 giugno andrà in scena invece il terzo titolo di balletto della stagione, Carmen, una nuova creazione realizzata per il corpo di ballo del Teatro Massimo con la coreografia di Leo Mujić. Sempre nel mese di giugno 2023, il Teatro Massimo andrà in tournée in Giappone con La Bohème di Puccini e La Traviata di Verdi con la regia di Mario Pontiggia.

La ripresa a settembre, dopo la pausa estiva

Dopo la pausa estiva, dal 19 al 26 settembre, l’orchestra e il coro saranno impegnati in Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, incarnazione delle teorie della riforma del teatro musicale portata avanti da Gluck e un’opera che segna il passaggio dall’opera barocca a quella di Mozart. Dirigerà l’opera Gabriele Ferro. 
Il quarto appuntamento con il balletto è con L’ultimo bacio di Anna, coreografia di Vincenzo Veneruso per il corpo di ballo del Teatro, con le intense musiche del compositore italiano Paolo Buonvino: un balletto tutto da scoprire, in calendario dal 30 settembre all’1 ottobre.
 La stagione 2022/2023 si chiude con Mozart, con un appuntamento che vedrà per la prima volta Riccardo Muti, dirigere un’opera al Teatro Massimo.

Infine dal 24 ottobre al 2 novembre torna in scena Don Giovanni in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Regio di Torino con la regia di Chiara Muti, mentre la direzione sarà affidata appunto a Riccardo Muti. Per il direttore si tratterà del ritorno a Palermo, in presenza di pubblico, dopo gli appuntamenti in streaming realizzati nella primavera 2021 con l’Orchestra giovanile Cherubini e con l’ Orchestra e Coro del Teatro Massimo.

La grafica affidata a un’italo-tedesca di fama internazionale

Da segnalare inoltre che quest’anno l’immagine grafica per il cartellone 2022-2023 è stata affidata a un’artista italo-tedesca di fama internazionale come Elisabeth Scherffig che nelle sue opere si richiama alla classicità, in un dialogo aperto tra la dimensione e la realtà della città contemporanea e le forme dell’architettura antica. 

L’aspetto sociale del teatro Massimo infine non poteva mancare: tra ottobre e dicembre 2022 la Fondazione Teatro Massimo sarà impegnata nei concerti dei pianisti ucraini e nel progetto Opera City 2022: Instant Opera nei quartieri popolari Sperone- Roccella-Brancaccio. Saranno inoltre realizzati spettacoli per i giovani in sala ONU così come la stagione Educational.

Proseguiranno anche le collaborazioni con alcune tra le principali istituzioni e associazioni musicali del territorio, tra questi, per citarne alcuni: il Conservatorio di Palermo, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Associazione Amici della Musica di Palermo, il Liceo Musicale Regina Margherita, a cui si aggiungono l’Università degli Studi di Palermo nonchè l’Associazione Acrobazie Arte, impresa sociale che segue ed attua gli importanti interventi nel carcere Ucciardone e Malaspina.

Per quanto riguarda il ricco programma dei concerti – ben quattordici dal prossimo novembre ad ottobre 2023 – non vi è che l’imbarazzo della scelta. Uno sguardo al programma soddisferà le richieste anche dei più esigenti. Insomma, Palermo e il programma del Teatro Massimo, sono convinto, non vi deluderanno, anzi entrambi attendono con impazienza la visita degli amici tedeschi ed italiani che amano vivere e scoprire la città e l’Italia in musica.

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