I termoventilatori costano 3 volte più del gas: il Senato di Berlino mette in guardia contro il loro uso

termoventilatori

Il Senato di Berlino, in risposta a un’interrogazione di AfD, ha affrontato il tema dell’uso di termoventilatori come alternativa al riscaldamento a gas, sconsigliando senza mezzi termini l’impiego di questo tipo di elettrodomestici.

La raccomandazione del Senato muove da una serie di presupposti. In primo luogo, è ritenuto altamente improbabile che l’approvvigionamento di gas per il riscaldamento domestico a Berlino subisca interruzioni su larga scala tali da giustificare l’impiego di mezzi alternativi per riscaldare le abitazioni. Anche coloro che hanno visto nei termoventilatori un ripiego possibile per scongiurare aumenti proibitivi sulle bollette del gas dovrebbe ricredersi. Il Senato avverte infatti che le spese per famiglia rischiano di aumentare nel caso di utilizzo di questi apparecchi, per via dei loro altissimi consumi. Il riscaldamento di un’abitazione con un termoventilatore può arrivare a costare il triplo rispetto a quello con a gas.


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Se, da un lato, il rischio di interruzioni del gas a Berlino è molto basso, è invece concreto quello di interruzioni al servizio elettrico, qualora centinaia di migliaia di termoventilatori venissero accesi contemporaneamente. La rete locale, infatti, non riuscirebbe a sopportare il consumo aggiuntivo. Di recente il Senato ha dichiarato più volte che un’interruzione a breve termine della fornitura di energia elettrica in singoli distretti è concepibile come misura di emergenza contro il sovraccarico e i danni alle infrastrutture.

Le vendite dei termoventilatori e delle stufe elettriche, nel frattempo, continuano a crescere a Berlino come nel resto della Germania.

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