Die Linke: “Perché il figlio di Melnyk non combatte?” Melnyk: “Pensate alle vostre porcherie di sinistra”

lasciare la germania, figlio di Melnyk
L'ambasciatore ucraino in Germania, Andrij Melnyk. Photo credits: EPA-EFE/Georg Wendt / POOL

L’ambasciatore ucraino uscente in Germania, Andrij Melnyk, ha un concetto di diplomazia unico nel suo genere, che lo ha reso celebre su Twitter prima ancora che nel panorama geopolitico internazionale. I suoi ultimi exploit si concentrano sulle obiezioni al fatto che, anche dopo la fine della sua missione diplomatica, la sua famiglia non lo seguirà nel ritorno in patria e, in particolare, suo figlio resterà a studiare in Germania e non combatterà in Ucraina. Insieme a lui, resteranno a Berlino la moglie dell’ambasciatore, Switlana Melnyk, e la figlia undicenne, che frequenta la prima media. Relativamente pacata la risposta che il diplomatico ha dato alla deputata di Die Linke Ezgi Güyildar, che ha chiesto sul social network “Perché il figlio di Melynk studia a Berlino e non combatte per il suo Paese in Ucraina e per la nostra libertà?”.

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Melnyk ha risposto su twitter rivolgendosi tanto a Güyildar quanto ai leader del partito Janine Wissler e Martin Schirdewan dicendo: “Привет (“salve”, in russo. ndr), quanto in basso può scendere moralmente in basso questo partito proputinista, stalinista, disumano, senza cuore, atroce? Buona fortuna per le elezioni statali di domani in Bassa Sassonia, popolo di incoscienti. Pensate alle vostre porcherie di sinistra”.

Il tweet è evidentemente frutto della ponderazione e del rispetto dovuto a un’istituzione politica, perché alla stessa domanda, proveniente dall’account di Jungeuropa Verlag Melnyk, ha risposto con un laconico “Ripeto, andate a f*****o”.


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In generale, le accuse rivolte all’ambasciatore uscente riguardano la sua accesa campagna per coinvolgere un numero crescente di attori internazionali nel supporto attivo all’Ucraina. Questa posizione, secondo alcuni, non si riflette nella condotta personale dell’Ambasciatore e dei suoi congiunti.

Lo scambio con la deputata di Die Linke ha suscitato un acceso dibattito su Twitter, con l’opinione pubblica spaccata fra chi trova inopportune le osservazioni di Güyildar e chi invece lamenta la “doppia morale” del fatto che i figli dell’élite ucraina possano evitare di andare al fronte, laddove invece i giovani e gli uomini delle classi meno privilegiate non hanno la possibilità di restare al sicuro fuori dal Paese. A una domanda di Der Spiegel. Melnyk ha specificato che, al momento, gli studenti in Ucraina sono esenti dalla leva, ma che la situazione potrebbe cambiare in futuro.

Güylidar è intervenuta nel dibattito specificando di ritenere l’obiezione di coscienza un diritto umano che “Vale per gli ucraini e anche per i russi” e aggiungendo; “Coloro che chiamano queste persone ‘codardi’ sono invitati ad andare a combattere invece di dire sciocchezze su internet”.

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