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Berlino, in migliaia contro il governo iraniano nel nome di Mahsa Amini

Sabato, a Berlino, circa 5000 persone sono scese in piazza contro il governo iraniano e contro la violenta repressione delle proteste dilagate nel Paese dopo la morte di Mahsa Amini.

Anche in altre città tedesche, come Amburgo e Francoforte, hanno avuto luogo manifestazioni analoghe. Numerosi sono stati gli slogan contro il regime di Teheran e in supporto delle donne.


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La morte di Mahsa Amini e le proteste in Iran

Mahsa Amini, una ragazza curda-iraniana di 22 anni, è stata arrestata dalla polizia morale perché indossava l’hijab in modo “inappropriato”. La famiglia è i media hanno denunciato che, a seguito delle percosse ricevute, la ragazza è finita in coma e a tre giorni dall’arresto è morta in ospedale, il 16 settembre.  Da allora, l’Iran è infiammato dalle proteste contro il governo islamista e la repressione è ferocissima. Solo venerdì, almeno 19 persone sono state uccise in scontri avvenuti nel sud-est del Paese e sono almeno 90 i morti accertati complessivamente, senza contare centinaia di arresti. Eppure la protesta non si ferma, gli studenti sono in rivolta, disertano le lezioni, spesso supportati dagli insegnanti, e anche a Berlino una nutrita porzione della comunità iraniana ha mostrato solidarietà a chi lotta contro l’oppressione di Teheran.

Proteste contro il governo iraniano: a Berlino, Amburgo e Francoforte

Secondo quanto dichiarato dalla forze dell’ordine della capitale tedesca, una prima manifestazione di protesta contro il governo iraniano, composta da circa 4300 partecipanti, si è spostata da Oranienplatz (Kreuzberg) fino al distretto cittadino di Mitte. Un secondo corteo, più piccolo, composto da poco meno di 400 persone, è invece partito da Babelplatz e ha attraversato il quartiere governativo. I partecipanti parlano invece di ben 1000 manifestanti.

Un portavoce degli iraniani in esilio in Germania ha chiesto “la fine dello spargimento di sangue e l’avvio di riforme democratiche nel Paese”. Sono state richieste anche sanzioni contro il governo di Teheran, con lo scopo di scardinarne la matrice islamista e favorire un’evoluzione progressista del Paese. Intanto, anche nel resto della Germania divampano le manifestazioni a supporto di chi protesta in patria. Ad Amburgo, ad esempio, per le strade sono risuonati gli slogan “Via, via, via – i mullah devono andarsene” e “Le donne vogliono la libertà”, mentre, a Francoforte, circa 300 persone hanno gridato “Donna – Vita – Libertà”.

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