Auto sulla folla a Berlino: per l’omicida, probabile ricovero in una struttura psichiatrica

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Fiori vicino a Breitscheidplatz, Berlino, dove un uomo ha lanciato la sua auto sulla folla a giugno del 2022. Photo credits: EPA-EFE/FILIP SINGER

A giugno del 2022 aveva lanciato l’auto sulla folla, a Berlino, causando la morte di una persona e ferendone altre 16. Oggi il responsabile, un 29enne, probabilmente non affronterà il processo.

Le autorità ritengono infatti che sia affetto da un grave problema psichiatrico e quindi per lui si profila, al posto del processo, un probabile ricovero in una struttura adeguata.


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Auto sulla folla a Breitscheidplatz: chiesto il ricovero del responsabile

La procura di Berlino ha chiesto il ricovero del 29enne che, l’8 giugno del 2022, aveva travolto la folla con la sua auto nel distretto berlinese di Charlottenburg. Il dramma si era consumato nella Breitscheidplatz, vicino alla Chiesa della Memoria, tristemente nota anche per il terribile attentato commesso al mercatino di Natale, nel 2016.

L’auto dell’uomo si era diretta contro una classe decima di Bad Arolsen, in Assia, uccidendo un’insegnante di 51 anni e ferendo gravemente altre 16 persone, prima di schiantarsi contro la vetrina di un negozio.

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Secondo la procura, l’uomo è responsabile, ma non imputabile

“Secondo la valutazione preliminare di un esperto, non si può escludere che l’imputato fosse incapace di intendere e di volere al momento del fatto” ha annunciato l’autorità competente e la relativa considerazione è stata presentata presso il Tribunale regionale di Berlino.

La procura ritiene comunque che l’atto fosse deliberato, ragion per cui l’uomo è ritenuto responsabile dell’avvenuto omicidio e di altri 16 tentati omicidi. Si presuppone però, al tempo stesso, che il sospettato possa non essere imputabile, in quanto affetto da una grave malattia mentale. In questi casi si attua una procedura che esclude un normale rinvio a giudizio e potrebbe invece concludersi con il ricovero in un istituto psichiatrico. La permanenza non sarà limitata e durerà fino a quando il degente sarà ritenuto socialmente pericoloso.

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