Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è molto chiaro sul punto: in nessun modo riconoscerà l’esito dei “referendum farsa” indetti da Vladimir Putin nelle quattro regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson.
Il capo del governo di Berlino ha recentemente ribadito che il risultato non cambierà di una virgola il sostegno che la Germania continuerà a dare all’Ucraina, allineandosi in questo alla posizione dell’Unione Europea, che considera le consultazioni di Putin una violazione del diritto internazionale.
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Putin e l’annuncio dell’annessione dei territori occupati alla Russia
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato per venerdì un discorso al parlamento, per commentare l’esito dei referendum relativi ai territori ucraini occupati.
Sostiene che i votanti si siano espressi con grande forza, a favore di un’annessione alla Russia delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson. Ipotesi, questa, che renderebbe “legalmente” russi i territori ucraini, facendo di fatto passare l’invasione in corso come una difesa.
EU denounces holding of illegal “referenda” and their falsified outcome.
This is another violation of Ukraine’s sovereignty + territorial integrity, amidst systematic abuses of human rights.
We commend the courage of Ukrainians, who continue to oppose & resist Russian invasion.
— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) September 28, 2022
L’Europa non riconosce l’operazione: “Atto illegale e risultati falsificati”
Per l’Europa, l’operazione è, senza mezzi termini, una farsa portata avanti da Putin con minacce e sotto il controllo dei militari, senza la segretezza del voto e la verifica di organi internazionali di garanzia.
Lo ha detto chiaramente Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che su Twitter ha scritto che “l’UE condanna lo svolgimento di referendum illegali e i loro risultati falsificati”, mentre il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, sempre su Twitter, ha commentato scrivendo “Referendum farsa. Risultati farsa. Non riconosciamo né l’uno né l’altro”.
Sham referenda.
Sham results.
We recognize neither.
— Charles Michel (@CharlesMichel) September 27, 2022
I referendum indetti da Putin, in realtà, non sono riconosciuti neanche a livello mondiale, perché si sono svolti in violazione delle leggi internazionali e senza il rispetto di quelli che sono considerati standard democratici minimi.
Il cancelliere tedesco Scholz: “Non accettiamo l’esito di questi referendum farsa”
Olaf Scholz ribadisce quanto sottolineato dall’Europa. “Non accetteremo l’esito di questi referendum farsa e il nostro sostegno all’Ucraina proseguirà inalterato” ha dichiarato il cancelliere in un’intervista alla Neue Osnabrücker Zeitung. Scholz ha inoltre definito la recente mobilitazione dei riservisti in Russia come un “atto di disperazione”, nato dal panico per le sconfitte militari subite nell’Ucraina orientale. “Putin sta mettendo in fila errori su errori” ha commentato il capo del governo tedesco, che ha aggiunto che il presidente russo “potrebbe porre fine a questa guerra immediatamente, ritirando le sue truppe e concentrandosi poi sui colloqui con Kiev”.
Alla domanda se Putin faccia sul serio, a proposito della velata minaccia nucleare che ha fatto percepire, Olaf Scholz ha risposto “Chi lo sa? Ma come il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, voglio dire molto chiaramente alla Russia: lasciate perdere!”.
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