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Legalizzazione della cannabis: la Germania deve correre da sola?

L’attuale governo tedesco ha parlato, fin dalla presentazione del programma di coalizione, di legalizzazione della cannabis in Germania. Il progetto prevederebbe, a grandi linee, la possibilità di una distribuzione controllata e riservata agli adulti attraverso negozi autorizzati. Questo progetto del governo, tuttavia, sembra cozzare contro la legislazione europea e, nello specifico, contro due trattati che regolano questa materia. Ad annunciarlo è stato il Servizio Scientifico del Bundestag, che ha analizzato l’attuale situazione legislativa su questo tema.

Una decisione del 2004 e Schengen sbarrano la strada alla legalizzazione

Entra nel merito, per esempio, la decisione-quadro dell’UE del 2004, nella quale si legge che “la produzione, la coltivazione, la vendita, il trasporto, la spedizione o l’importazione e l’esportazione” di droghe devono essere perseguite in ogni Stato dell’UE. Nella definizione di “droghe”, secondo una classificazione del 1971, rientra appunto anche la cannabis. Nella stessa delibera si legge chi gli Stati Membri devono perseguire penalmente in modo efficace le violazioni.

In questo caso, il diritto europeo prevarrebbe su quello nazionale, ma le domande ancora aperte sono tante. Se, da un lato, si pensa inevitabilmente al caso dei Paesi Bassi, dall’altro l’Olanda non è attualmente presa a modello per le politiche sulle droghe. C’è poi il problema degli accordi di Schengen, che regolano il traffico di frontiera in Europa e nei quali i Paesi firmatari, fra cui la Germania, si sono impegnati a “prevenire l’esportazione illecita di stupefacenti di ogni tipo, compresi i prodotti della cannabis, nonché la vendita, l’approvvigionamento e la distribuzione di queste sostanze con mezzi amministrativi e criminali”.


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Per il governo, le politiche antidroga sono state un fallimento

Per contro, il Ministero della Salute e il governo federale nel suo complesso considerano completamente fallimentari le politiche sulle droghe attuate fino a questo momento. Dati alla mano, si può constatare un peggioramento della situazione dal punto di vista del rischio e del rafforzamento del crimine organizzato: il consumo illegale è in continua crescita, i cartelli criminali che si finanziano con il narcotraffico stanno diventando sempre più potenti e hanno stabilito rotte di traffico attraverso l’Europa, e la cannabis sul mercato tedesco è sempre più contaminata. La legalizzazione avrebbe, secondo i piani del governo, l’effetto di ridurre il mercato illegale della cannabis e dei suoi derivati.

In Germania, il possesso e l’uso di cannabis sono ancora illegali, per quanto le autorità tollerino, quasi ovunque, il possesso di piccole quantità. Il problema, ovviamente, è che, in un regime di illegalità della produzione, è comunque il crimine organizzato a soddisfare la domanda – che continua a crescere.

Nella scelta della legalizzazione, dunque, la Germania sarebbe sola rispetto alle scelte della maggior parte dell’Unione. Anche a livello interno e indipendentemente dai trattati europei, in oltre, restano da definire alcuni punti, come per esempio l’età a partire dalla quale si potrà acquistare la cannabis e la percentuale di cannabis nel sangue a partire dalla quale dovrà essere vietato mettersi al volante. Prima di arrivare alla distribuzione legale, quindi, questo progetto dovrà ancora superare diversi stadi di approfondimento e definizione dei dettagli operativi.

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