Lapponia, obiettivo raggiunto! Daniele Matterazzo ci racconta la sua marcia per l’inclusione

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Daniele Matterazzo in Lapponia

Daniele Matterazzo è partito il 12 agosto dal Veneto, per una lunga e complessa camminata in Lapponia, in Svezia. Matterazzo ha seguito il celebre “Il cammino del re”, nel Kungsleden, percorrendo da solo ben 450 chilometri a piedi. Lo ha fatto per raccogliere fondi per NoisyVision Onlus, un’associazione senza scopo di lucro che si occupa del sostegno di persone con disabilità e limitazioni visive e uditive.

Fino al 3 Ottobre chi vuole può ancora sostenere la campagna di crowdfunding e fare una donazione. Anche un piccolo aiuto fa la differenza. Questo è il link al quale potrete donare.

Amelia Massetti, presidente di Artemisia e.V. e Della Commissione Scuola Inclusione e disabilità del Comites di Berlino, aveva intervistato Daniele prima della partenza proprio per Il Mitte, per sostenere il suo progetto di crowdfunding.


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Massetti è rimasta molto colpita anche dal rapporto di questo giovane intraprendente con la natura. “Daniele è una persona che ama la natura e che l’ha resa una parte importante della sua vita” commenta la presidente di Artemisia, che cita anche uno dei post Facebook di Daniele Matterazzo, in cui chiama la natura addirittura “amore mio” e le dice “È in te che mi rifugio quando cerco pace e conforto, è te che cerco nei momenti più tristi e infelici ed è in te che confido ancora di tornare, quando vorrò e ne avrò bisogno” e infine “Ho imparato più da te che da ogni libro di scuola, più da te che da ogni singola giornata di lavoro, più di ogni corso abbia mai frequentato” (qui potete leggere il post completo).

Amelia Massetti ha posto a Daniele alcune domande al rientro dal percorso in Lapponia.

Daniele Matterazzo in Lapponia

Come è andata questa nuova avventura?

Direi che l’avventura si è conclusa nel migliore dei modi, oltre le mie aspettative!
Ci sono stati diversi momenti altalenanti: dai pianti per la fatica e le emozioni, allo stupore e meraviglia per le bellezze incontrate.

Nel complesso posso definirla un “esperienza forte, di grosso impatto e soprattutto di grande arricchimento personale”. Ho avuto modo di confrontarmi con me stesso in relazione all’ambiente circostante, sotto diversi fattori che mai avevo provato o sperimentato prima.

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Uno dei paesaggi incontrati in Lapponia da Daniele Matterazzo

Hai incontrato problemi durante la tua camminata?

Per quanto riguarda i problemi incontrati lungo il percorso, ne ricordo vivamente solo alcuni che mi hanno dato filo da torcere, come ad esempio attraversare per chilometri un sentiero scivoloso, non battuto, costituito da rocce appuntite, una sopra l’altra, sotto forte vento e pioggia e con poca visibilità. Oppure, montare una tenda in passi fortemente ventosi, che non permettevano un facile ancoraggio e montaggio della stessa, o prepararsi del cibo caldo in certi ambienti e situazioni meteo delicate.

Daniele Matterazzo in Lapponia

Hai mai incontrato persone durante il cammino? come hai interagito con loro?

Persone ne ho viste diverse nei primi 5 giorni di cammino, poi praticamente il nulla fino al termine del trail. Ho passato due settimane circa senza incontrare anima viva che non fosse la fauna locale e qualche uccello. Essendo stati pochi gli incontri con escursionisti di passaggio, ho potuto solo scambiare qualche veloce e minima informazione in inglese su quali fossero gli intenti e chilometraggi anche di queste persone, molte delle quali percorrevano solo singole sezioni, e non la totalità del tracciato, in direzione opposta alla mia, che era da nord a sud.

Hai avuto qualche volta paura di animali o altro?

Non ho avuto nessun tipo di problema con animali e fauna locali. Ho avuto tantissimi incontri con renne, che mantenevano una certa distanza dall’uomo, pronte a scappare se troppo vicine. Al di là di qualche scoiattolo, non ho potuto scorgere altro, anche se nell’area geografica erano presenti anche orsi e ghiottoni.

Foto scattata in Lapponia da Daniele Matterazzo

Hai raggiunto il tuo obiettivo di supportare NoisyVision Onlus?

Si, ho raggiunto l’obiettivo che mi ero prefissato ed è stato addirittura largamente sorpassato, grazie all’aiuto di tutti i donatori e le donatrici e certamente anche grazie ad articoli come quello pubblicato su Il Mitte, che hanno aiutato nella diffusione dell’evento. Ho raccolto attualmente 2.900€, su 2.000€ di target inizialmente prefissato.

La raccolta fondi sarà ancora attiva fino al 3 ottobre dell’anno corrente per cui mi auguro che continui a crescere, in sostegno dell’associazione NoysyVision onlus.

Anche questo è un tassello molto importante, che mi ha donato una nuova linfa per credere fortemente nei miei intenti e nei miei progetti, conciliando passione e sport a temi sociali da sostenere.

Daniele Matterazzo in Lapponia

Quando rientri dai tuoi viaggi quale è la prima cosa che desideri fare?

Quando rientro dai miei viaggi, la prima cosa che vorrei fare è cercare di rendere queste singole esperienze annuali e saltuarie in qualcosa di continuativo nel tempo, in modo che possano trasformarsi in realtà quotidiana, con un possibile sbocco occupazionale.

Avvicinare passione, lavoro e realtà sociali da sostenere è tutto quello che desidero da anni, anche se sto ancora cercando la giusta via da seguire perché tutto questo possa diventare possibile.

Foto scattata in Lapponia da Daniele Matterazzo

Hai già un piano per la tua prossima tappa?

Sì, un piano in mente per la prossima avventura ce l’ho già. L’ho concepito lungo i passi di quest’ultimo cammino riconoscendo il fascino per le terre dure, ostiche, fredde e poco digeribili e ho già in mente la prossima meta da raggiungere. Mi auguro che questo avvenga quanto prima.

L’associazione Artemisia inviterà il prossimo anno Daniele a Berlino per parlare della sua esperienza e forse per supportare nel suo prossimo viaggio l’associazione, che si occupa di realizzare progetti di inclusione sociale, lavorativa e scolastica delle persone disabili e di creare, attraverso eventi informativi e dibatti, un terreno fertile contro le discriminazioni.

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