Fabio De Masi lascia Die Linke: “Il partito sta deludendo la maggior parte della popolazione”
Il deputato di origine italiana Fabio De Masi ha annunciato martedì su Twitter la sua decisione di abbandonare Die Linke, il partito con il quale è stato eletto al Bundestag dal 2017 al 2021. De Masi ha specificato che la sua uscita dal partito non è da ricondursi a dissidi interni e che il suo impegno politico non continuerà.
Fabio De Masi non continuerà a fare politica con nessun altro partito
Pur non facendo riferimento a nessuna controversia interna, il politico non ha risparmiato una decisa critica al partito. “Non voglio più essere ritenuto responsabile del clamoroso fallimento degli attori principali di questo partito che stanno deludendo una grande maggioranza della popolazione che ha bisogno di un partito che si impegni in modo convincente per la giustizia sociale e la diplomazia”, ha scritto l’ex-deputato su Twitter.
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De Masi ha altresì dichiarato di essere rimasto “in rapporti di amicizia con molte menti brillanti e cuori ardenti” del suo oramai ex partito.
Fabio De Masi è stato membro del Parlamento europeo dal 2014 al 2017 e membro del Bundestag tedesco dal 2017 al 2021. Tra il 2017 e il 2021 è stato vice capogruppo del gruppo parlamentare di Die Linke al Bundestag.
Ich habe soeben gegenüber dem Landesverband Hamburg der Partei @dieLinke meinen Austritt aus der Partei erklärt. Meine Entscheidung ist nicht Teil einer Flügelauseinandersetzung und ich habe nicht vor mich in absehbarer Zeit in einer anderen politischen Formation zu engagieren.
— Fabio De Masi 🦩 (@FabioDeMasi) September 13, 2022
La sua uscita dal partito segue quella del lobbista sociale e direttore generale dell’Associazione tedesca per il welfare paritario Ulrich Schneider il quale, sempre su Twitter, aveva annunciato l’abbandono del partito nella giornata di lunedì, muovendo però critiche molto più specifiche alle sue dinamiche interne. “Il fatto che il gruppo parlamentare di Die Linke abbia permesso a Sahra Wagenknecht di salire sul podio giovedì scorso al Bundestag, e quello che ha fatto emergere è stato troppo”.
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