Berlino rischia di dover ripetere le elezioni. La Corte Costituzionale: “gli errori noti sono solo la punta dell’iceberg”
Le elezioni dello scorso anno, a Berlino più che altrove, sono state caratterizzate da caos, disorganizzazione ed errori che hanno portato a recriminazioni e perfino dubbi sulla legittimità dei risultati. La Corte Costituzionale del Land, ritiene ora necessario dichiarare non valide le elezioni e ripetere il voto, poiché ritiene che le irregolarità che si sono verificate abbiano influenzato la distribuzione dei seggi in tutte le 78 circoscrizioni interessate.
Ripetere le elezioni sarebbe l’unico modo per ottenere un “risultato costituzionale”
Secondo quanto ha dichiarato dalla presidentessa della Corte Ludgera Selting durante l’udienza sui ricorsi contro i risultati delle elezioni, l’unico modo per ottenere un “risultato costituzionale”, sarebbe la completa ripetizione delle operazioni di voto. I ricorsi erano stati presentati dall’amministrazione elettorale statale, dell’amministrazione del Senato, nonché di AfD e Die Partei.
Gli errori noti sono “solo la punta dell’iceberg”
Gli errori noti, che secondo la Corte, sarebbero solo “la punta dell’iceberg”, riguardano, fra le altre cose, il numero insufficiente di cabine e schede elettorali, frutto di una preparazione inadeguata. L’amministrazione elettorale del Land, infatti, non avrebbe adempiuto sufficientemente al suo dovere di controllo e coordinamento.
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Anche le elezioni dei consigli distrettuali di Berlino rischiano di essere dichiarate invalide e quindi di dover essere completamente ripetute. Si attende ora una delibera della corte sull’eventualità di ripetere le elezioni in parte, in toto oppure in singole circoscrizioni. In base alla delibera della Corte sarà possibile determinare quali e quanti risultati, a livello locale o nazionale, possano essere messi in discussione.
Le critiche alle elezioni di settembre 2021
Fra le critiche che vengono mosse all’amministrazione di Berlino c’è anche quella di aver scelto di far svolgere la maratona nello stesso giorno delle elezioni (che a Berlino riguardavano non solo il governo del Land e quello nazionale, ma anche il referendum sulla questione immobiliare), rendendo logisticamente impossibili le operazioni che si sarebbero rese necessarie per rimediare agli errori organizzativi – come il reperimento di nuove schede laddove ne erano state preparate troppo poche.
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