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Muore Gorbaciov, la Germania lo ringrazia. Scholz: “Fondamentale, per l’unità tedesca”

La morte di Mikhail Gorbaciov, venuto a mancare ieri all’età di 91 anni, ha attirato l’attenzione di tutto il mondo e moltissimi leader politici ne hanno ricordato l’importanza e il ruolo chiave, negli anni della Guerra Fredda.

Anche in Germania, Paese che a Gorbaciov deve in parte la sua unificazione, diversi politici e membri del governo hanno ricordato l’ex leader sovietico.

Zvi Tiberiu Keller, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Morto Gorbaciov: l’omaggio dei principali leader politici

Il Cancelliere Olaf Scholz ha reso omaggio a Gorbaciov definendolo un coraggioso riformatore che ha “osato” mettere in atto politiche che hanno reso possibile “l’unità della Germania e la scomparsa della cortina di ferro”. Le dichiarazioni di Scholz sono state rese a margine di una riunione di gabinetto a Meseberg e il cancelliere tedesco ha anche aggiunto che Gorbaciov è morto in un momento “in cui non solo la democrazia in Russia è fallita”, ma in cui il presidente russo Vladimir Putin sta scavando nuove trincee in Europa.

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ministry of the Presidency. Government of Spain (Attribution or Attribution), via Wikimedia Commons

Ha fatto sentire la sua voce anche la donna che ha preceduto Scholz alla guida del governo tedesco, ma soprattutto che ha attraversato la storia della Germania degli ultimi decenni. Angela Merkel ha infatti dichiarato di aver appreso la notizia della morte di Gorbaciov “con profonda tristezza”. “Gorbaciov ha scritto la storia del mondo” ha aggiunto Merkel, definendolo un politico “unico”. L’ex cancelliera si è augurata “che il ricordo del suo storico risultato permetta di fermarsi, soprattutto in queste terribili settimane e mesi di guerra della Russia contro l’Ucraina” e ha sottolineato come Gorbaciov abbia dimostrato come “un singolo statista possa cambiare il mondo in meglio”. Ha infine concluso sostenendo che “per la glasnost e la perestrojka, cioè per l’apertura e la ristrutturazione, anche la rivoluzione pacifica nella DDR non sarebbe stata possibile”.

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Angela Merkel, February 2018. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Anche il Presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha definito Gorbaciov un “grande statista” e sottolineato che il suo sogno, che negli ultimi anni si stava allontanando sempre di più, “oggi giace in rovina, distrutto dal brutale attacco della Russia all’Ucraina”.

La ministra degli esteri Annalena Baerbock (Verdi) ha twittato che “Michael Gorbaciov è stato guidato dalla pace e dalla comprensione tra i popoli in momenti fatidici della storia dei tedeschi” e ha parlato della fine della guerra fredda e dell’unità della Germania come della “sua eredità”, definendo Gorbaciov “un uomo di Stato a cui siamo eternamente grati”.

Anche il ministro delle Finanze e leader dei liberali Christian Lindner ha ribadito su Twitter che l’impegno di Gorbaciov per la pace e la libertà in Europa rimarrà indimenticato. “Ha cambiato la nostra storia” ha ribadito il capo dell’FDP.

Ieri sera, la vicepresidente del Bundestag Katrin Göring-Eckardt (Verdi) ha invece scritto su Twitter che, senza Gorbaciov, le rivoluzioni pacifiche nei Paesi del blocco orientale, in Germania, “non sarebbero state concepibili”, e che “le sue parole ci hanno incoraggiato, mi hanno reso forte”.

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Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP) EPA-EFE/MICHAEL SOHN / POOL

Lodi arrivano anche dall’opposizione, con le dichiarazioni di Friedrich Merz, che ha ribadito che “senza Mikhail Gorbaciov, l’unità tedesca nella libertà non sarebbe stata possibile” e che la CDU piange la perdita di un uomo di Stato “di cui la Germania poteva fidarsi e che aveva fiducia in noi”. Anche l’ex leader dei cristiano-democratici, Armin Laschet, ha dichiarato: ”può una singola persona cambiare il mondo? Sì. Può farlo. Nessuna violenza, nessun carro armato, ritiro di 350.000 soldati sovietici dalla Germania. Libertà per milioni di persone nell’Europa centro-orientale. L’unità tedesca. Impensabile senza Mikhail Gorbaciov”.


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