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Lauterbach: “da ottobre chi non ha la quarta vaccinazione conterà come non vaccinato”. Critiche da medici e CDU

Fa discutere la bozza della nuova legge sulla protezione dalle infezioni, approntata dal Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) e dal Ministro della Giustizia Marco Buschmann (FDP): a partire da ottobre, chi ha ricevuto tre dosi di vaccino contro il Covid potrebbe essere trattato come chi non si è vaccinato a fatto. L’intero progetto di legge si impernia sulla somministrazione non solo della quarta vaccinazione, ma anche di una quinta. Fra gli oppositori di questo progetto, questa volta, non si trovano solo le voci che avevano contestato le precedenti scelte del ministero della sanità, ma anche la Stiko (la commissione per le vaccinazioni) e il virologo Hendrik Streeck.

La quarta vaccinazione, seguita dalla quinta, potrebbero diventare indispensabili per entrare nei luoghi pubblici

Se la legge dovesse essere approvata così come Lauterbach e Buschmann l’hanno intesa, i Länder potrebbero imporre, a partire da ottobre, che chi non ha ricevuto la quarta dose presenti un test negativo per entrare in musei, cinema, ristoranti o teatri. L’elemento discriminante sarà la quarta dose, che non dovrebbe essere, secondo le linee guida indicate nel progetto di legge, risalente a più di tre mesi per garantire il diritto a partecipare liberamente alla vita pubblica. Si parla anche di un ritorno all’obbligo di indossare la mascherina.

Secondo il Ministero federale della Sanità, sono circa 51,4 milioni le persone vaccinate tre volte che non potranno spostarsi liberamente se sceglieranno di non sottoporsi alla somministrazione della quarta e della quinta dose.

Il progetto di Lauterbach e Buschmann è in contraddizione con le raccomandazioni della Stiko

Attualmente, in Germania, la commissione permanente per le vaccinazioni (Stiko) raccomanda la quarta vaccinazione solo per gli ultrasettantenni. Il virologo Hendrik Streeck ha dichiarato giovedì al tabloid Bild che le vaccinazioni ripetute e permanenti non sono una soluzione e che chi si vaccina dovrebbe scegliere di farlo per ridurre il rischio di decorsi gravi della malattia e non per ottenere maggiore libertà.


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Contrario anche il presidente dell’associazione dei medici di base, Ulrich Weigeldt, che ha definito impossibile l’ipotesi differenziare l’obbligo di indossare la mascherina in base al numero di dosi ricevute.
Anche Andreas Gassen, responsabile dell’Associazione dei medici delle assicurazioni sanitarie obbligatorie (Kassenärzte), ha dichiarato che “obbligare le persone a sottoporsi a un numero sempre maggiore di vaccinazioni di richiamo sarebbe scorretto dal punto di vista medico” e ha detto senza mezzi termini che “questa proposta di regolamento della nuova legge sulla protezione dalle infezioni deve essere cambiata”.

Tino Sorge: “Lauterbach vuole solo svuotare le scorte di vaccini”

Il problema della contraddizione rispetto alle raccomandazioni della Stiko è stata sollevata dal membro del Comitato per la salute del Bundestag tedesco Tino Sorge (CDU), che è anche il portavoce della politica sanitaria del gruppo parlamentare CDU/CSU al Bundestag. Sorge ha aspramente criticato quello che ha definito di fatto un obbligo per la popolazione di sottoporsi alla quarta e alla quinta vaccinazione e ha affermato: “Si potrebbe quasi sospettare che si tratti di aiutare Karl Lauterbach a svuotare le sue sovrabbondanti scorte di vaccini”.

Il Ministro Karl Lauterbach, che nel frattempo ha contratto il Covid dopo la quarta vaccinazione, ha dichiarato semplicemente che “le regole possono non piacere a tutti, ma purtroppo ne avremo bisogno”.

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