Lauterbach corregge il tiro sulla quarta dose: “Non ha senso vaccinarsi ogni tre mesi”
“Nessuna contraddizione con la Stiko”, rassicura il Ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach (SPD), dopo le polemiche intorno alla nuova legge per la protezione dalle infezioni, prevista per questo autunno. Le critiche, che erano arrivate tanto dall’opposizione quanto dagli alleati di governo, si concentravano sull’idea di cercare di consigliare o addirittura imporre la quarta dose anche agli under-70, contrariamente a quanto attualmente raccomandato dalla commissione permanente sulle vaccinazioni.
Lauterbach: “sulla quarta dose nessun conflitto con la Stiko”
Lauterbach, in una conferenza stampa a Berlino, non la definisce una marcia indietro, piuttosto accusa i detrattori di aver voluto generare confusione e afferma di aver sempre sottolineato che chi ha meno di 70 anni dovrebbe chiedere al proprio medico di famiglia se la quarta dose sia consigliabile o meno. La cooperazione fra il ministero e la Stiko, ha dichiarato il Ministro, si è dimostrata valida e non vede alcun conflitto fra le due parti.
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Il 59enne Lauterbach, che si è vaccinato per la quarta volta a marzo e ha contratto il Covid poche settimane fa, ha affermato che, se fosse stato più giovane, avrebbe atteso i nuovi vaccini specifici per Omikron e che dovrebbero arrivare in Germania per la fine di settembre. Sulla bozza della nuova legge, che dovrà essere discussa la prossima settimana con i rappresentanti dei Länder, Lauterbach afferma: “c’è un malinteso: mon è assolutamente previsto che i cittadini debbano essere vaccinati contro il Covid-19 ogni tre mesi” come alcuni avevano affermato. “Questo non ha alcun senso dal punto di vista medico, e presumo che nessun medico vaccinerebbe una persona sana ogni tre mesi”.
La legge dovrà essere discussa con i rappresentanti dei Länder
I rappresentanti degli Stati federali, fra i quali il ministro della Sanità bavarese Klaus Holetschek (CSU), hanno fatto notare come nella proposta di Lauterbach non siano specificate le soglie dei diversi indicatori in base ai quali dovrebbero entrare in vigore le misure anti-Covid. Contemporaneamente, il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale Charité di Berlino Leif Erik Sander richiama l’attenzione sulla carenza di personale patita dagli ospedali durante l’estate e lo considera un campanello d’allarme per l’autunno.
Nel frattempo, il calo dei casi di Covid, sia leggeri che gravi e in tutte le fasce di età, fa pensare che la cosiddetta ondata estiva si possa considerare per lo più superata.
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