La Norvegia è il principale fornitore di gas per la Germania, ma non basta a sostituire la Russia
Una delle principali preoccupazioni del governo tedesco, in questo momento, è assicurare al Paese una fornitura di gas sufficiente a sopperire alla mancanza di quello Russo. La Russia, infatti, ha ridotto drasticamente le forniture di gas all’Europa e in particolare il flusso che passa attraverso il gasdotto Nord Stream 1 e il rischio di non poter garantire un’adeguata distribuzione in tutta la Germania per il prossimo inverno è più che concreto. Il gasdotto opera infatti al 20% della propria capacità. Al momento, il più importante fornitore di gas per la Germania è la Norvegia, la quale però non sarà in grado di soddisfare interamente la richiesta tedesca, pur avendo già aumentato la propria produzione di gas del 10%.
La Norvegia ha aumentato la produzione, ma non basta a sostituire del tutto il gas russo
Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Store ha recentemente incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD) a Oslo e lo ha rassicurato sul fatto che la Norvegia ha aumentato al massimo la propria produzione e intende continuare a mantenere i traguardi garantiti finora. Ha però messo in chiaro che, nel breve periodo, non sarà possibile incrementare ulteriormente la produzione e quindi le esportazioni. Per farlo, infatti, occorrerebbe avviare lo sfruttamento di nuovi giacimenti.
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Così come era avvenuto per il Qatar, quindi, anche la Norvegia non può diventare un partner unico per le forniture di gas naturale alla Germania – pur restando uno fra i più affidabili per regolarità della fornitura e stabilità del rapporto. E proprio la stabilità è un elemento chiave nella pianificazione di un futuro che si preannuncia assai complesso: superato questo inverno, infatti, i siti di stoccaggio dovranno essere riempiti nuovamente e il gas norvegese sarà fondamentale per riuscire a riportarli ai livelli necessari in previsione dell’inverno successivo.
Al momento, circa il 20% del gas importato dai Paesi dell’Unione Europea arriva dalla Norvegia. La percentuale, in Germania, arriva al 30%.
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