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Italia in Musica: La Fenice si rinnova. Opera, balletto e novità per la stagione 2022/2023

di Michele Santoriello

Attenzione ai giovani, alle scuole, alle famiglie, alla gente comune che ama la musica, nonché al territorio, e come sempre uno sguardo internazionale, questi i tratti salienti del nuovo programma della stagione lirica e sinfonica del teatro La Fenice di Venezia che, malgrado un secondo anno di pandemia non facile, ha chiuso la stagione precedente con un piccolo avanzo di bilancio. Tutto questo spinge la Fondazione del Teatro La Fenice, e in primo luogo il suo sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina, a guardare al futuro con una serie di progetti lungimiranti ed un piglio deciso con l’intento di regalare al pubblico, non solo italiano, alcune interessanti novità nella programmazione 2022/2023.

Foto: Michele Crosera

Un programma ricchissimo: si parte a novembre con Verdi. Poi arriva il balletto di Amburgo

“Quattordici titoli d’opera, due di balletto e diciotto appuntamenti sinfonici, oltre a tanta attività nel settore educational per bambini, ragazzi e famiglie, musica sul territorio e, in collaborazione con la Diocesi di Venezia, la novità di una rassegna di musica sacra nella nostra vicinissima chiesa di San Fantin” questi sono i numeri e la sintesi, presentata dal sovrintendente Ortombina, per chi ama subito sapere come sarà la nuova stagione del Teatro La Fenice.

La nuova stagione si aprirà il prossimo 18 novembre con un nuovo allestimento del “Falstaff” di Verdi, compositore molto amato e assai presente nella nuova stagione lirica veneziana, con la regia di Adrian Noble e la direzione musicale di Myung Whun Chung, un direttore di livello superlativo – che inaugurerà entrambi i cartelloni sia il lirico che il sinfonico – e con questa premiere aggiunge una nuova tappa al suo personale percorso verdiano, iniziato al teatro La Fenice numerose stagioni addietro, proprio dirigendo questo capolavoro dell’opera comica del maestro di Busseto.

Foto: Michele Crosera

A dicembre, invece sarà in cartellone, la danza, con “La dame aux camélias” con l’Hamburg Ballett (Balletto della città Stato di Amburgo) e le coreografie di John Neumeier, un balletto che trae la propria ispirazione dalla “Traviata” di Verdi e pensato anche come un omaggio per i cinquant’anni della fondazione dell’ensemble di danza della città sull’Elba.


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Mentre per le festività natalizie sono confermati gli appuntamenti del concerto di Natale, il 20 e 21 dicembre nella Basilica di San Marco, con la Messa di Natale di Claudio Merulo eseguita dalla Cappella Marciana diretta da Marco Gemmani, così come l’appuntamento del concerto di Capodanno, che nella prossima stagione sarà eseguito sotto la direzione di Daniel Harding.

La lirica torna il 25 gennaio, questa volta al Teatro Malibran, con un nuovo allestimento del “Satyricon” di Bruno Maderna, proposto per la prima volta a La Fenice, anche per ricordare il cinquantenario della morte del compositore veneziano, noto anche in Germania, soprattutto a Darmstadt dove ha tenuto varie volte corsi presso gli “Internationale Ferienkurse für neue Musik”. “Satyricon” è un’opera buffa – i cui personaggi si esprimono in ben quattro lingue diverse, tra cui anche il tedesco – che ruota attorno all’episodio centrale del libro di Petronio, ovverosia la cena di Trimalcione, dove la quintessenza della volgarità e della crisi dei valori si evidenziano attraverso l’irruenza e il sarcasmo irriverente del personaggio principale. Firma la messa in scena Francesco Bortolozzo mentre la direzione musicale è di Alessandro Cappelletto.

Foto: Michele Crosera

Per il prossimo Carnevale veneziano invece il teatro ci sorprenderà con un doppio appuntamento sul palcoscenico: oltre alla ripresa l’11 febbraio del sempreverde e gradito “Barbiere di Siviglia” con la regia di Bepi Morassi e la direzione di Renato Palumbo, il 10 febbraio Luca De Fusco presenterà la regia del nuovo allestimento del dramma giocoso Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, con la regia di Alvise Casellati.

Si proseguirà poi,dal 16 marzo, con la nuova produzione – nata dalla collaborazione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia – dell’“Ernani” di Verdi, la prima delle cinque opere che nell’800 il teatro veneziano commissionò al giovane Giuseppe Verdi. Sarà diretta da Riccardo Frizza, con la regia di Andrea Bernard.

La Fenice guarda ai giovani e alle scuole

Per i giovani e le scuole sono in programma due produzioni contemporanee, entrambe in scena al Teatro Malibran, ovverosia il 16, 17 e 18 marzo “Bach Haus” di Michele Dall’Ongaro con l’Orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia: un divertissement che rievoca la famiglia Bach alla quale un impresario in angustie chiede la composizione di un’opera lirica, ma in questa famiglia ricca di talenti l’opera non verrà mai composta.

Foto: Michele Crosera

Mentre il 27 aprile sarà presentata “Acquaprofonda” di Giovanni Sollima, su libretto dello scrittore Giancarlo De Cataldo, un’opera, in prima assoluta a Venezia, che ritrae con grande originalità uno dei temi più attuali, quello dell’inquinamento delle acque. Proposta nello stesso allestimento di Luis Ernesto Doñas prodotto dall’AsLiCo è un’opera “civica” a cui, da poco, è stato assegnato il Premio Abbiati, premio della critica musicale italiana. Il programma Fenice Education propone inoltre tante occasioni per avvicinare i giovani alla dimensione artistica e musicale, spaziando dall’apertura alle prove generali e al balletto, ai laboratori e spettacoli dedicati anche ai bambini a partire da tre anni, a lezioni concerto di musica da camera.

Proseguendo con il programma, ad aprile poi, esattamente il 28, andrà in scena, con il nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi, “Orfeo ed Euridice” di Gluck, sotto la direzione musicale di Ottavio Dantone. Per quanto riguarda il secondo appuntamento con il balletto, invece, sono in cartellone il 17 maggio al teatro Malibran  LAC da Čajkovskij con la coreografia Jean-Christophe Maillot per Les Ballets de Monte-Carlo. Per gli amanti dell’opera barocca debutterà invece, il 25 maggio, il nuovo allestimento firmato da Saburo Teshigawara per “Il trionfo del Tempo e del Disinganno” di Händel affidato alla direzione musicale di Andrea Marcon. Per rimanere sul fronte della musica barocca non va sottaciuta la ripresa in programma, questa volta al Teatro Malibran, del fortunato allestimento dell’“Orlando furioso” di Vivaldi, che quattro anni fa inaugurò con successo il ciclo dedicato dal teatro al compositore veneziano, un’opera che troverete in cartellone a fine settembre, solo dopo la pausa estiva.

Prima della meritata pausa estiva, tornerà dopo 25 anni di assenza, dal 22 giugno fino ai primi di luglio, l’opera wagneriana “Der fliegende Holländer”, diretta da Markus Stenz con la regia di Marcin Lakomicki.

Foto: Michele Crosera

La stagione lirica si chiuderà agli inizi di ottobre del prossimo anno con un titolo del Verdi giovanile: “I due Foscari” nell’allestimento di Grischa Asagaroff, un lavoro in cooperazione con la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino e la direzione di Sebastiano Rolli. La chiusura sarà tuttavia preceduta da due appuntamenti classici di fine estate: il 25 agosto, ed in altre quattro occasioni, potrete assistere al nuovo allestimento della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, affidato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e alla regia di Italo Nunziata con la direzione di Donato Renzetti, seguito da “La Traviata”, nel fortunato allestimento firmato nel 2004 da Robert Carsen per il teatro, con Rosa Feola e Claudia Pavone protagoniste e la direzione di Stefano Ranzani, in scena dal 10 settembre per ben ulteriori nove recite.

Il programma sinfonico

Non meno affascinanti e degni di attenzione sono gli appuntamenti del cartellone sinfonico, che verranno inaugurati il 3 dicembre da Myung Whun Chung con i “Vesperae solennes de confessore KV 339” di Mozart e la “Sinfonia n. 5” di Gustav Mahler. Seguirà il quanto mai interessante concerto del 17 dicembre con un programma francese diretto da Charles Dutoit, quello diretto da Ton Koopman con musiche di Bach, Haydn e Meldelssohn per poi riprendere il 7 e 8 gennaio 2023, ancora col maestro Myung Whun Chung e lo “Stabat Mater” di Rossini ed infine il 7 e 8 aprile, quello di Alpesh Chauhan con musiche di Berio e, a conclusione, Beethoven il 9 e 10 giugno. Un programma “tedesco” dedicato a Schumann e Wagner, diretti da Hartmut Hänchen, arricchirà il quanto mai plurale programma sinfonico.


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Infine l’8 luglio si ritorna in Piazza San Marco, salotto musicale veneziano per eccellenza, dove dopo i “Carmina Burana” di quest’anno, il pubblico potrà ascoltare la “Sinfonia n. 9” di Beethoven sotto la direzione musicale di Juraj Valčuha.

Una nuova rassegna di musica sacra da aprile a giugno 2023 – per ora solo annunciata – dovrebbe completare questo denso ed articolato programma. Concerti che si terranno nella Chiesa di San Fantin, ubicata di fronte all’ingresso del teatro veneziano e riaperta dopo lunghi ed attenti lavori di restauro. Per il programma occorrerà tuttavia attendere i prossimi mesi, ma di certo non mancheranno esecuzioni che partendo da Antonio Vivaldi proseguiranno il progetto già avviato da alcuni anni sul Prete Rosso.

Foto: Michele Crosera

La Fenice va in tour

Last but not least, la Fenice va anche in tournée: infatti nella prossima stagione, il coro del Teatro La Fenice sarà ospite del Teatro alla Scala di Milano per la “Sinfonia n. 8” di Gustav Mahler diretta da Riccardo Chailly, in programma nella primavera del 2023 ed inoltre, propriamente ad ottobre 2023, il teatro veneziano sarà presente al Festival di Budapest con “Ernani” di Verdi in forma di concerto.

Se queste sono le premesse non ci rimane che aspettare le date in cartellone ed invitarvi ad andare a Venezia e godere di questo quanto mai versatile ed ampio programma che siamo certi troverà un pubblico attento e vivace anche dalla Germania.

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