Arrestato in Svezia attivista tedesco di Ultima Generazione: “Continuerò a lottare. La catastrofe non ha confini”

attivisti del clima
Blocco dell'A100, l'autostrada di Berlino, da parte degli attivisti del clima, 8.2.2022. Un medico cerca di "scollare" un manifestante dall'asfalto. Fonte: https://letztegeneration.de/

Christian Bläul, attivista tedesco del clima appartenente al movimento Ultima Generazione (Letzte Generation) è stato recentemente arrestato in Svezia. Il quarantenne, originario di Dresda, stava prendendo parte a una protesta per il clima del gruppo d’azione svedese Återställ Våtmarker (traducibile con “Ripristinare le zone umide”).

Bläul aveva già preso parte a un blocco stradale a Stoccolma, mercoledì scorso, interrotto quasi subito dalle forze dell’ordine. Secondo quanto dichiarato dal movimento, il quarantenne sarebbe stato trattenuto per 9 giorni in base ad accuse sommarie. Venerdì si deciderà se dare seguito a ulteriori azioni penali a suo carico.

Arrestato in Svezia attivista tedesco del clima: appartiene al gruppo “Ultima Generazione”

L’uomo ha dichiarato che presenzierà a tutte le udienze e continuerà la sua lotta contro il cambiamento climatico. “Sono convinto di ciò che faccio, perché la catastrofe climatica non si ferma al confine” è stato il suo commento. Intanto, sta ricevendo la solidarietà degli altri attivisti e lunedì, nella capitale tedesca, c’è stata un’ulteriore manifestazione “in solidarietà con Bläul”.

Il movimento Ultima Generazione, che ha scelto di chiamarsi così perché “Siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa”, è divenuto noto per le sue azioni di disobbedienza civile, anche a Berlino. Quest’estate, ad esempio, gli attivisti hanno bloccato il traffico cittadino più volte, spesso attaccandosi al manto stradale con la colla a presa rapida. E in una di queste circostanze li abbiamo intervistati, per ascoltare le loro ragioni.


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Ritenendo che la catastrofe ambientale sia imminente, i membri di Ultima Generazione ritengono legittimo attirare l’attenzione delle istituzioni e dei pubblici decisori, ma anche della società civile, in qualunque modo possa avere un impatto rilevante. Tra le prima azioni intraprese dal gruppo, peraltro, c’è stato uno sciopero della fame di tre settimane davanti al Bundestag, in occasione delle elezioni federali del 2021.

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