Al via la ristrutturazione della Haus der Statistik: conterrà un municipio, spazi per la cultura e 290 appartamenti
Un altro degli edifici storici di Berlino sta per cambiare volto. La Haus der Statistik, Casa della Statistica è una delle icone della Berlino riunificata: un colossale progetto edilizio della DDR che ha segnato il panorama della capitale tedesca trasformandosi, come spesso fanno gli edifici a Berlino, in modo quasi “organico” e diventando qualcosa di diverso, al di fuori da ogni piano. Oggi la si individua facilmente, arrivando dalla prospettiva ariosa di Karl-Marx Allee e portandosi su Otto-Braun-Straße, accanto ad Alexanderplatz. L’imponente edificio che presenta i tratti inconfondibili dell’edilizia socialista è sovrastato da una scritta: AllesAndersPlatz (ovvero “tutt’altro”, “completamente diverso”) e sulla parte superiore della facciata campeggia una gigantesca scritta in vernice rossa: Stop Wars.
Lunedì è iniziato un ambizioso progetto di ristrutturazione finanziato dal Land di Berlino che trasformerà questo mastodonte nella sede di un municipio, ma anche in un complesso di 290 appartamenti e di spazi per l’arte e la cultura.
La lotta contro la privatizzazione
Per arrivare a poter lanciare il progetto, la città-stato ha dovuto prima acquisire l’edificio, che era di proprietà del governo federale ed era stato destinato alla vendita a investitori privati. Contro questo progetto di privatizzazione si è schierata tuttavia la “Allianz bedrohter Berliner Atelierhäuser” (alleanza per la protezione degli atelier minacciati di Berlino) che, nel 2015, è riuscita a fare pressione sul governo perché questo percorso venisse abbandonato. Nel 2017, si è stabilito che Berlino avrebbe acquisito la Haus der Statistik per 57 milioni di euro. Proprio in ragione delle tensioni che hanno portato alla restituzione dell’edificio alla città, il senatore per le Finanze Daniel Wesener (Verdi) ha definito il giorno dell’inizio di lavori come “un giorno di grande gioia” e ha aggiunto che “ Il fatto che qui si stia creando un vivace quartiere urbano è qualcosa di cui tutti possiamo essere orgogliosi”. Wesener ha inoltre lodato l’impegno che gli artisti berlinesi hanno profuso nella campagna contro la privatizzazione, di fatto facendo di questa ristrutturazione urbana un progetto partito dal basso.
La storia della Haus der Statistik
Il complesso noto come Haus der Statistik è costituito da un edificio principale di undici piani sulla Karl-Marx-Allee, da un blocco di nove piani lungo 120 metri lungo la Otto-Braun-Straße e da un altro edificio di dodici piani. Ci sono anche tre edifici più bassi che oggi fanno parte dell’insieme, ma che sono destinati alla demolizione. Quella che oggi si conosce solo come “Casa della Statistica” fu costruita tra il 1968 e il 1970 su progetto del collettivo di architetti Manfred Hörner, Peter Senf e Joachim Härter e la sua prima funzione fu quella di ospitare appunto l’Amministrazione Centrale di Statistica della DDR. Al piano terra si trovavano due ristoranti, un negozio di articoli per la caccia e la pesca e uno che vendeva prodotti provenienti dall’Unione Sovietica.
Dopo la riunificazione, qui fu trasferita la filiale berlinese dell’Ufficio federale di statistica, ma anche l’ufficio berlinese del Commissario federale deputato alla gestione degli archivi della Stasi. Entrambi gli enti hanno abbandonato il complesso nel 2008 e da allora l’edificio è rimasto per lo più vuoto.
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Il nuovo progetto
La facciata sarà bianca e, promettono i costruttori, gli appartamenti avranno prezzi accessibili. A prometterlo è la Wohnungsbaugesellschaft Mitte (WBM), immobiliare pubblica alla quale è stata affidata la parte “residenziale” della ristrutturazione. Oltre agli appartamenti di piccole e medie dimensioni, ci sarà spazio anche per concetti abitativi comuni. L’inizio della costruzione delle unità abitative è previsto per il 2026 e il completamento per il 2029. Metà dei nuovi alloggi saranno destinati all’edilizia popolare. Gli uffici comunali saranno utilizzati dall’ufficio delle imposte per i distretti di Mitte e Tiergarten, che dovrebbero essere in grado di trasferirvisi già nel primo trimestre del 2024. Nel complesso, i lavori di ristrutturazione dovrebbero arrivare a costare circa 200 milioni di Euro. Tra i soggetti coinvolti nel progetto figurano il Dipartimento del Senato per lo Sviluppo Urbano, l’ufficio distrettuale di Mitte, l’associazione edilizia Mitte, il BIM (Berliner Immobilienmanagement GmbH) e la cooperativa Zusammenkunft Berlin (ZKB), nata dalle proteste contro la privatizzazione del complesso. La ZKB intende sviluppare il 20% dello spazio nell’edificio esistente e 15.000 metri quadrati nel nuovo edificio per usi nei settori dell’arte, della cultura e dei progetti sociali.
Il progetto approvato prevede la costruzione di diversi nuovi edifici con una superficie complessiva di circa 66.000 metri quadrati accanto ai vecchi edifici, che ne occupano circa 46.000. Al centro della struttura saranno realizzati tre cortili ad uso comune, che saranno chiamati “stanze della città” (Stadtzimmer). Questi saranno fiancheggiati da due grattacieli residenziali di 15 e 12 piani, alti rispettivamente 46 e 37 metri e affacciati sulla parte posteriore dell’area, verso Berolinastrasse. L’affaccio su Otto-Braun-Strasse sarà invece assegnato al nuovo municipio del quartiere Mitte, che misurerà circa 64 metri e comprenderà ben 16 piani. Tutta la struttura sarà dotata di giardini pensili terrazze comuni. Sono previsti anche due asili nido.
Fra i punti forti di questo nuovo mega-complesso dovrebbe esserci anche la sostenibilità: l’intera struttura, infatti, sarà alimentato con energie rinnovabili fornite dalla Berliner Stadtwerke. Il calore delle acque reflue provenienti da due grandi fognature combinate presso Alexanderplatz sarà utilizzato per riscaldare gli edifici in inverno e raffreddarli in estate.
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