A seno nudo davanti a Scholz, protesta delle Femen: “Vergognosa dipendenza da Putin”

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Due attiviste protestano a seno nudo vicino al Cancelliere Federale Olaf Scholz durante la Giornata delle Porte Aperte del governo, 21 Agosto 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Con la scusa di fare una foto con lui, due attiviste dell’organizzazione internazionale Femen si sono spogliate davanti al cancelliere tedesco Olaf Scholz. Le due donne hanno esibito il seno nudo, lanciando in aria delle banconote finte e invocando l’indipendenza energetica dalla Russia di Putin. Sulla pelle, delle scritte che rilanciavano la protesta: “Embargo sul gas ora!”.

Le attiviste sono state portate via dal personale di sicurezza, mentre continuavano a gridare i loro slogan. Le Femen hanno intanto rivendicato l’azione, dichiarando di aver voluto protestare “contro l’inerzia della Germania di fronte alla brutale guerra della Russia in Ucraina” e contro il fatto che il governo tedesco abbia portato il Paese alla “dipendenza energetica dalla Russia e dal regime dittatoriale di Putin”.


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Due attiviste a seno nudo davanti a Scholz: agitazione durante la Giornata delle Porte Aperte

L’episodio si è verificato domenica, durante la cosiddetta Giornata delle Porte Aperte, dedicata all’incontro dei vertici del governo federale con la cittadinanza. In questa occasione, che ha visto una partecipazione rinnovata dopo due anni di pandemia, migliaia di persone si sono aggregate nel quartiere governativo di Berlino e hanno stazionato davanti alla cancelleria. L’evento aveva avuto luogo anche sabato, ma a causa della pioggia intermittente, aveva visto una partecipazione solo parziale.

L’incontro tra rappresentanti e rappresentati è avvenuto sotto il motto “La democrazia invita”. A rispondere alle domande dei cittadini, il cancelliere Olaf Scholz, il Vice Cancelliere Robert Habeck (Verdi) e altri ministri del governo a semaforo. A un certo punto, due ragazze si sono messe in fila per un selfie con il cancelliere. Una volta arrivato il loro turno, però, si sono spogliate all’improvviso e hanno cominciato a gridare slogan a seno sudo. Sulla pelle del corpo, spiccavano scritte che ribadivano le ragioni della protesta: “Embargo sul gas ora”. Il cancelliere Scholz ha preso la cosa con relativa tranquillità ed è rimasto sul posto, sorridente, mentre il personale della sicurezza provvedeva ad allontanare le due giovani donne.

Le Femen: “Vergognosa dipendenza della Germania da Putin”

L’organizzazione internazionale delle Femen ha intanto pubblicati una dichiarazione ufficiale che spiega il senso dell’azione delle due attiviste. “Il ruolo della Germania nel sostenere Putin è vergognoso e dolorosamente evidente” si legge nel comunicato. Le Femen hanno inoltre ribadito che il “percorso di appeasement” seguito dalla Germania negli ultimi anni ha portato il Paese a una dipendenza energetica dalla Russia e dal “regime dittatoriale di Putin”, che conduce ora una “guerra genocida” contro il popolo ucraino e continua a usare la sua energia come arma, dopo aver “corrotto la democrazia tedesca”. Da qui il senso degli slogan gridati dalle attiviste a Berlino: “Niente soldi per il gas russo” e “Stop al finanziamento della guerra!”.

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