Voleva creare il panico in metropolitana. Reichsbürger di Berlino condannato in contumacia
È stato condannato in contumacia André S., vicino al movimento dei Reichsbürger e accusato di procurato allarme, disturbo della quiete pubblica, violazione della legge sulle armi e guida in stato di ebbrezza. Per questi reati, che sono stati commessi in momenti diversi, al cinquantottenne di Berlino è stata comminata un’ammenda di 3600 Euro.
In stazione con una pistola finta: voleva spaventare dopo l’attentato di Halle
L’accusa più singolare è quella relativa al reato di disturbo della quiete pubblica. Il 31 ottobre 2019, infatti, André S. si sarebbe recato nel primo pomeriggio presso la stazione della metropolitana di Hermannstraße, indossando indumenti di tipo militare e brandendo un’arma finta. La sua tenuta ricordava molto quella dell’attentatore di Halle, che solo tre settimane prima, durante la festività ebraica dello Yom Kippur, non essendo riuscito a portare a termine il progetto di irrompere in una sinagoga per sparare ai fedeli, aveva invece aperto il fuoco contro una passante per strada e contro un avventore di un bar vicino. Secondo le accuse, André S. voleva generare caos e panico fra i passeggeri in transito, ricreando una situazione simile.
Il servizio di sicurezza della stazione, in quell’occasione, gli ha intimato di andarsene e, al rifiuto dell’uomo, aveva contattato le forze dell’ordine. Gli agenti, sopraggiunti sulla scena, hanno posto l’uomo in stato di fermo temporaneo. In seguito, una perquisizione nel suo appartamento ha portato al rinvenimento, fra le altre cose, di un vero proiettile.
Condannato in contumacia dal tribunale. L’avvocato annuncia ricorso
Il tribunale distrettuale di Tiergarten, però, ha condannato S. anche per altri reati, fra i quali la guida in stato di ebbrezza di un segway nel quartiere di Treptow, dove l’uomo risiede. Durante quel particolare episodio, l’uomo avrebbe anche fatto cadere a terra un ciclista di proposito, per poi cercare di colpirlo.
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La mancata presenza di André S. al processo è facilmente spiegabile con la sua appartenenza al movimento di estrema destra dei Reichsbürger. I cosiddetti “cittadini del Reich”, infatti, non riconoscono la Repubblica Federale Tedesca, le sue leggi e il suo sistema giuridico. Per questo motivo non è infrequente che, invitati a comparire in tribunale per reati e violazioni (fra le più frequenti c’è la guida senza patente, dal momento che i Reichsbürger affermano di non riconoscere la validità delle patenti tedesche), non si presentino e finiscano per essere condannati in contumacia.
In questa occasione, l’avvocato difensore di André S., che ha aspettato invano il suo cliente fino a quando la pazienza del giudice non si è esaurita, annuncia di voler ricorrere in giudizio contro la condanna. Ciò significa che ci sarà un processo. Se l’imputato non vuole pagare i 3600 euro, dovrà comparire in tribunale. In caso contrario, la sanzione diventerà definitiva.
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