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Riattivato Nord Stream 1: il gas russo torna in Germania

Dopo dieci giorni di manutenzione, il gas russo torna in Germania attraverso il riattivato gasdotto Nord Stream 1.

La sua capacità, tuttavia, continua a essere ridotta al 40% della capacità totale, come del resto era già prima dell’interruzione del flusso. A questo proposito Ursula von der Leyen parla di un ricatto di Putin nei confronti dell’Europa.

Nord Stream 1, il gas russo torna ad alimentare la Germania

L’11 luglio, il flusso di gas russo trasportato in Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1 era stato azzerato, formalmente per manutenzione. Lo stesso ministro tedesco dell’economia, Robert Habeck, aveva tuttavia espresso il timore che il gasdotto potesse non riaprire più.

Per il sollievo di Habeck e della Germania, questa preoccupazione si è rivelata infondata e Nord Stream 1 ha ricominciato a funzionare, pur se con ridotta capacità. Ben presto, è arrivata anche la conferma ufficiale. ”Si sta avviando”, ha dichiarato infatti alla dpa un portavoce del consorzio Nord Stream AG.


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Robert Habeck, gennaio 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Il flusso di gas è comunque ridotto al 40%. Von der Leyen: “Un ricatto”

Va comunque precisato che Nord Stream 1 ha ripreso a erogare circa 67 milioni di metri cubi al giorno e cioè quanto erogava prima della manutenzione. Una quota che però corrisponde solo al 40% della sua capacità massima.

La ragione addotta è il fatto che una turbina sia attualmente in fase di revisione in Canada, a Montreal, ma anche in questo caso si parla di “pretesto russo”, come ha chiaramente ribadito mercoledì un portavoce del ministero dell’economia. Il portavoce di Habeck ha infatti parlato dell’assenza di giustificazioni tecniche per questa chiusura parziale dei rubinetti e ribadito come la turbina in questione non fosse necessaria per la consegna in corso.

L’erogazione ridotta, insomma, sarebbe in realtà una ritorsione della Russia nei confronti sanzioni subite, dalla Germania e dall’Europa, dopo l’invasione dell’Ucraina. Anche la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “la Russia ci sta ricattando” e che “sta usando l’energia come un’arma”. La viceportavoce del governo, Christiane Hoffmann, ha tuttavia ricordato che Gazprom è obbligata da contratto a fornire il gas e fino in fondo.

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