Il Castello di Berlino e il Palazzo della Repubblica: storia degli “antenati” dell’Humboldt Forum
L’Humboldt Forum è un nuovo polo culturale, artistico e scientifico che si trova nel cuore della capitale tedesca tra l’Isola dei Musei, il Duomo di Berlino, il Palazzo del principe ereditario e Nikolaiviertel. Questa nuova e moderna struttura, però, sorge esattamente dove un tempo svettavano due edifici che hanno fatto la storia della Germania: il Castello di Berlino e il Palazzo della Repubblica.
L’Humboldt Forum incorpora numerosi elementi di queste antiche strutture, che consentono ai visitatori di ripercorrere l’affascinante storia del sito, al di là di quello che è il nuovo volto del museo. È una storia che vale la pena riscoprire insieme.
Il Castello di Berlino: costruito nel piccolo centro di Berlino-Cölln, scatena una rivolta
Il Castello di Berlino fu costruito a partire dal 1443 dall’elettore Federico II e dal 1451 divenne la residenza degli Hoenzollern, arrivati nel 1415 in quello che, all’epoca, era il piccolo centro urbano di Berlino-Cölln.
L’operazione non fu ben vista, dalla popolazione. Molte delle case di quello che all’epoca era poco più di un villaggio, infatti, erano già state distrutte in precedenza, per edificare un monastero domenicano (le cui rovine si trovano esposte presso l’Humboldt Forum).
Di conseguenza alla popolazione non sorrideva l’idea che molte delle case rimaste in piedi sarebbero state sacrificate per costruire la nuova dimora dei principi elettori.
Il malcontento sfociò in una vera e propria rivolta, passata alla storia con il nome di Berliner Unwille, “l’indignazione di Berlino”. Radunatasi nel cantiere del palazzo, la folla cominciò a scagliare picconi e pietre contro la diga che conteneva il fiume e l’acqua della Sprea si riversò nel cantiere. La protesta popolare fu però solo un fuoco di paglia. Vista la sproporzione di potere e mezzi tra le forze in campo, la repressione della rivolta non fu difficile e il castello fu edificato, come previsto.
Il tramonto degli Hoenzollern e un lento abbandono fino alla fine della guerra
Nel corso dei secoli, l’edificio fu abbellito da artisti e architetti famosi e incorporò elementi di stile rinascimentale e barocco, in linea con i tempi. Intanto, gli Hoenzollern diventavano prima sovrani di Prussia e poi imperatori tedeschi.
Nessun potere, però, resta saldo per sempre e nel 1918, con l’abdicazione di Kaiser Wilhelm II, ultimo imperatore tedesco e ultimo re di Prussia, il mondo degli Hoenzollern tramontò definitivamente. Il Castello di Berlino, che aveva seguito di pari passo l’espansione dell’influenza dei suoi inquilini, perse l’antico prestigio e, complice anche il trasferimento a Potsdam dell’ex famiglia reale, anche la sua funzione.
Varie furono le destinazioni del castello, negli anni successivi: fu sede di varie istituzioni politiche, enti culturali sociali e persino dormitorio per studenti e mensa per i poveri. Fino a quando non arrivò la seconda guerra mondiale, con il suo carico di dolore e distruzione e con la pesante eredità che avrebbe alla Germania.
La fine del Castello di Berlino e la nascita del Palazzo della Repubblica
Nel 1950, già danneggiato dai bombardamenti, il Castello di Berlino fu fatto saltare in aria con 13 tonnellate di esplosivo per ordine di Walter Ulbricht, primo storico leader della Germania est. Di quello che era stato un tempo il simbolo dei fasti degli Hoenzollern non restò nulla, solo un’area vuota ribattezzata Marx-Engels-Platz.
Al suo posto fu eretta una struttura destinata a diventare il simbolo di un altro potere: il Palazzo della Repubblica (Palast der Republik), inaugurato nel 1976.
Un’operazione, questa, che segnava la chiusura definitiva con il passato e con il militarismo prussiano e l’inizio di una nuova fase storica. Il Palazzo della Repubblica, che ospitava la Volkskammer, il parlamento unicamerale della Repubblica Democratica Tedesca, aveva anche un soprannome. A causa delle numerose lampade presenti all’interno, la popolazione prese infatti a chiamarlo “Erichs Lampenladen” (negozio di lampade di Erich), dove l’Erich in questione era ovviamente Honecker, segretario generale del Partito di Unità Socialista Tedesco (SED) e capo della DDR fino alla sua fine.
Subito dopo la caduta del Muro, a partire dal 1990, il Palazzo della Repubblica fu chiuso a causa dell’elevato contenuto di amianto, non più compatibile con i nuovi parametri sanitari. Restò quindi, per diversi anni, in stato di abbandono.
Nei primi 2000 fu utilizzato per alcune iniziative culturali e artistiche, ma fu alla fine demolito per decisione del Bundestag, tra il 2006 e il 2008. Non mancarono le proteste di chi sosteneva che l’amianto fosse solo un pretesto e che il vero motivo della demolizione fosse cancellare simbolicamente, insieme al Palazzo della Repubblica, anche il simbolo del potere della DDR.
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Successivamente si discusse a lungo della possibilità di ricostruire uno dei due edifici, il castello o il Palazzo della Repubblica, entrambi testimoni di epoche diverse della storia cittadina. Nel 2003 si decise infine di far rivivere il castello. Non riedificandolo integralmente e fuori tempo massimo, perché non avrebbe avuto senso, ma ricostruendo tre delle antiche facciate barocche e aggiungendo una quarta facciata ultramoderna. All’interno della nuova struttura c’è l’Humboldt Forum, uno spazio polifunzionale in cui cultura, arte e scienza si compenetrano.
Nel 2008 il progetto è stato affidato all’italiano Franco Stella. La posa della prima pietra è avvenuta nel 2013 e l’inaugurazione è avvenuta nel 2020. Ma cos’è l’Humboldt Forum, che si prefigge di rivoluzionare il concetto stesso di museo? Leggete il nostro articolo sul tema.
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