La ministra degli esseri tedesca, Annalena Baerbock, ha dichiarato che da parte della Germania non c’è nessuna intenzione di allentare le sanzioni contro la Russia.
La questione si lega alla chiusura dei rubinetti del gas da parte di Putin e all’ipotesi che si possa utilizzare un temperamento delle sanzioni come un modo per tutelare parte degli approvvigionamenti energetici.
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In un dibattito con i cittadini tenutosi a Brema giovedì, la ministra degli esteri Annalena Baerbock lo ha dichiarato in modo chiaro: non ci saranno allentamenti delle sanzioni alla Russia. Cedere per timore che Putin possa chiudere il gas all’Europa e alleggerire le misure adottate dopo l’invasione dell’Ucraina significherebbe sottostare a un “doppio ricatto”. E oltretutto un passo del genere non garantirebbe comunque la fornitura del gas da parte di Mosca.
Allentare le sanzioni, inoltre, secondo Baerbock significherebbe anche accettare che si possa violare il diritto internazionale “nel modo più brutale” e rivolgere implicitamente un invito “a tutti coloro che calpestano i diritti umani, la libertà e la democrazia”.
L’esponente dei Verdi, dunque, ha dichiarato che la Germania sarà a fianco dell’Ucraina “finché avrà bisogno di noi” e che, concretamente, manterrà le sanzioni imposte alla Russia e allo stesso tempo farà in modo che la società tedesca “non si divida”.
La dichiarazione di Baerbock è di poco successiva alla chiusura del gasdotto Nord Stream 1, avvenuta l’11 luglio. Nonostante la motivazione ufficiale sia la necessità di effettuare lavori di manutenzione, che dovrebbero durare circa tre giorni, il ministro dell’economia Habeck teme che possa trattarsi di un pretesto e che il gasdotto, che trasporta il gas dalla Russia alla Germania, possa non riaprire.
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