Wolfgang Kubicki: mantenere aperte le centrali nucleari tedesche per altri 5 anni
Di fronte a una crisi energetica che potrebbe assumere “proporzioni bibliche”, Wolfgang Kubicki, vicepresidente dell’FDP e vicepresidente del Bundestag, suggerisce di reagire mantenendo in funzione le centrali nucleari tedesche per almeno cinque anni oltre il termine previsto per la loro chiusura definitiva.
In questo senso, le dichiarazioni di Kubicki hanno l’obiettivo esplicito di esercitare pressione sui Verdi, compagni di coalizione dell’FDP e da sempre contrari al nucleare come fonte di approvvigionamento dell’energia in Germania. “La loro paura di perdere la faccia è superiore alla loro responsabilità per la sostenibilità economica di questo Paese”, ha detto Kubicki all’agenzia di stampa dpa. Ha poi aggiunto che, in una situazione eccezionale come quella nella quale la Germania è venuta a trovarsi, le decisioni dovrebbero essere dettate dal pragmatismo piuttosto che dall’ideologia.
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Il vicepresidente del Bundestag vede nel prolungamento della vita delle tre centrali nucleari tedesche ancora in funzione una risposta alla crisi energetica del Paese. “Inoltre” ha dichiarato “dovremmo utilizzare le risorse nazionali in termini di petrolio e gas il più rapidamente possibile, invece di acquistarli all’estero a carissimo prezzo”.
Scholz contrario a mantenere in attività le centrali nucleari tedesche. CDU e CSU a favore
Le reazioni dentro e fuori la coalizione di governo sono contrastanti. L’idea di Kubicki può contare sul supporto del leader della CDU Friedrich Merz, che ritiene il mantenimento in funzione delle centrali “tecnicamente possibile e legalmente giustificabile”. Il cancelliere Olaf Scholz (SPD), per contro, sottolinea il fatto che i sostenitori di questa proposta non abbiano avanzato ipotesi sulla sua fattibilità tecnica, considerando che le barre di combustibile attualmente in uso sono destinate a esaurirsi entro la fine del 2022. Il leader della CSU Markus Söder e il capogruppo dello stesso partito Alexander Dobrindt, trovano irrilevante l’obiezione di Scholz e sostengono che la Germania possa agevolmente acquistarne di nuove, come fanno tutti i Paesi occidentali che ancora utilizzano il nucleare come fonte di energia.
Sono contrari a mantenere le centrali nucleari tedesche in attività, prevedibilmente, anche il Ministro dell’Economia Robert Habeck e la Ministra dell’Ambiente Steffi Lemke (entrambi dei Verdi): in una nota congiunta dei due ministeri si legge che tale risoluzione non sarebbe che un modesto contributo all’approvvigionamento energetico, a fronte di “grandi rischi economici, legali e legati alla sicurezza”
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