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Mosca accusa la Germania di russofobia e di espandersi ai confini con la Russia

Il ministro degli esteri russo, Sergej Lawrow, ha accusato la Germania di russofobia e di espandere la sua presenza militare ai confini della Russia.


Le pesanti dichiarazioni sono arrivate mercoledì, in occasione della commemorazione dell’attacco della Germania nazista all’Unione Sovietica anche nota come “operazione Barbarossa”, iniziata il 22 giugno 1941, durante la seconda guerra mondiale.


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Il governo russo accusa la Germania di russofobia: “Si rasenta psicosi di massa”

Mercoledì il governo russo, per bocca del suo ministro degli esteri, ha accusato la Germania di russofobia e di mettere a repentaglio “decenni di sforzi da parte di Russia e Germania per superare l’inimicizia del dopoguerra”. Ha inoltre parlato di “attacchi quotidiani” del governo tedesco, che alimenterebbero una vera e propria “isteria antirussa”.

Per il ministro, insomma, Berlino condurrebbe una vera e propria “campagna di propaganda antirussa” e questo avrebbe provocato, contro i russi e i russofoni in Germania, “un’aggressione infondata che rasenta la psicosi di massa”.

Ulteriori accuse sull’espansione della presenza militare tedesca

Le invettive di Lawrow non finiscono qui. Mosca accusa anche la Germania, in quanto Paese Nato, di espandere la sua presenza militare ai confini occidentali della Russia. Le dichiarazioni sono state, a questo proposito, a dir poco radicali. Il ministro russo ha infatti dichiarato che questa espansione “evoca i ricordi dei tempi più amari delle relazioni russo-tedesche, compresi gli eventi che hanno preceduto il maggio 1945″.

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