La Germania ha sbloccato le riserve sulla fornitura di nuove armi all’ucraina e si prepara a consegnare a Kiev i moderni sistemi di difesa area Iris-T, prodotti dall’azienda tedesca Diehl.
Entusiasta l’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk, che aveva più volte criticato le reticenze di Berlino e che invece stavolta ringrazia “di cuore” il cancelliere e pensa che questa fornitura rappresenti una “svolta” per la difesa ucraina.
Iris-T all’Ucraina. L’ambasciatore Melnyk: “Finalmente possiamo dire grazie a Scholz!”
Dopo aver utilizzato un approccio cauto nelle forniture di armi a Kiev e dopo mesi di critiche a riguardo, il governo tedesco ha deciso di approvare la consegna dei moderni sistemi di difesa aerea Iris-T, che consentiranno all’Ucraina di difendersi dagli attacchi di jet, elicotteri, missili e droni russi. Mercoledì, infatti, davanti al Bundestag, il Cancelliere Olaf Scholz ha promesso la consegna di questi potentissimi strumenti, in grado di colpire il bersaglio a una distanza di 40 km. La Germania sembra inoltre intenzionata ad aggiungere al “pacchetto” quattro lanciarazzi multipli dalle scorte della Bundeswehr e un moderno radar di localizzazione, per individuare le posizioni dell’artiglieria.
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L’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk, che in questi mesi di guerra non ha lesinato aspre critiche al governo tedesco, accusato di eccessivo attendismo, stavolta si è detto totalmente soddisfatto. “Finalmente possiamo dire al cancelliere Scholz, dal profondo del cuore: grazie!” ha dichiarato Melnyk a Wirtschaftswoche, parlando di “svolta per l’Ucraina” e della possibilità che il Paese possa ora resistere molto più efficacemente. “Siamo felici che le cose si stiano finalmente muovendo e che il ghiaccio sia stato rotto” ha dichiarato inoltre Melnyk a Stuttgarter Zeitung e Stuttgarter Nachrichten.
Si prevede che la produzione degli Iris-T possa iniziare entro l’estate, che l’addestramento possa avere luogo in agosto e che la distribuzione possa aver luogo in ottobre. Ora, nella “wishlist” che l’Ucraina presenta a Berlino dall’inizio della guerra, restano i carri armati Marder e Leopard 1.
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