Telefonata tra Scholz e Zelensky: l’Ucraina conta sulla Germania per ingresso nell’UE
Nella giornata di martedì c’è stata una nuova telefonata tra il cancelliere federale Olaf Scholz e il presidente ucraino Wolodymyr Zelensky.
Il contenuto della conversazione ha riguardato soprattutto i negoziati tra Ucraina e Russia e i presupposti per una trattativa di pace. Si è affrontato inoltre il tema del sostegno di Berlino a Kiev.
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Reduce da una telefonata di circa un’ora con Vladimir Putin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato di nuovo anche con il presidente ucraino Zelensky. Dopo il confronto a distanza con Putin, Scholz aveva dichiarato a t-online di aver trovato il presidente russo fermo sulle sue posizioni. Il colloquio telefonico con Zelensky, invece, ha fatto emergere dei punti di contatto, o almeno questo è quello che riferiscono le agenzie.
Il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, ha dichiarato che i due politici si sono confrontati sull’attuale situazione militare e umanitaria in Ucraina. Hanno inoltre concordato “sulla necessità di una soluzione diplomatica negoziata”. Entrambi considerano tuttavia una condizione imprescindibile il ritiro delle truppe russe e la cessazione immediata delle ostilità. Scholz e Zelensky, infine, hanno parlato di un ulteriore sostegno a Kiev da parte di Berlino e “hanno concordato di rimanere in stretto contatto”.
Held productive talks with @Bundeskanzler. Discussed the situation on the frontline, further pressure on Russia, sanctions increase, the prospects of peace. Appreciate 🇩🇪 support, including defensive one. We count on further 🇩🇪 assistance on 🇺🇦 path to full membership in the #EU
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) May 17, 2022
Dopo la telefonata, il presidente ucraino ha commentato su Twitter lo scambio di opinioni avuto con Scholz, definendolo “produttivo”. Ha aggiunto quindi di apprezzare il supporto della Germania, anche per quanto riguarda il sostegno difensivo, e di contare sull’appoggio di Berlino “sulla strada verso la piena adesione dell’Ucraina all’UE”
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