“Running scared”, il live horror show: intervista con Alfred Mcarthur e Marco Rinaldi
“Running scared” è un film, ma anche un live horror show che potrete guardare in streaming il 16 giugno 2022, dalle 16.00 alle 10.00, e che sarà poi disponibile su Facebook, Instagram, YouTube, TikTok e Amazon Prime. Abbiamo incontrato il regista, Alfred Mcarthur, e uno degli attori, Marco Rinaldi. E abbiamo scoperto che Germania e Italia saranno le prossime destinazioni di questo viaggio “nell’orrore”. Ecco cosa ci hanno detto.
Salve Alfred, ti va di raccontarci qualcosa di te? Qual è la tua storia?
Sono Alfred Mcarthur, 36 anni, scozzese, sette anni nell’esercito britannico come guardia della regina a Londra, ho lasciato da poco l’esercito per fondare la mia casa di produzione di film horror e d’azione e ho creato uno spettacolo horror unico nel suo genere, che sarà in diretta su YouTube, Instagram e Facebook. Ma l’unicità di “Running scared” è che tutte le riprese dal vivo della “caccia ai fantasmi” saranno inserite nel film, quindi in un certo senso il film sarà “reale al 100%”.
Parliamo proprio di “Running scared”. È sia un film che un live horror show. Cosa significa e cosa possiamo aspettarci?
Dopo anni di ricerche sulle infestazioni paranormali e sui progetti realizzati in passato, che hanno messo a dura prova l’immaginazione su ciò che è reale e ciò che è finzione, ho deciso di realizzare un film horror unico nel suo genere. Si tratta essenzialmente di girare un horror dal vivo, dove tutti potranno provare in tempo reale le emozioni vissute da un cast spaventato e dalla crew: sarà uno spettacolo al 100% reale.
Sostieni che questo film diventerà “il più spaventoso horror show dal vivo mai realizzato”. Puoi spiegarci più chiaramente perché?
Non posso svelare molto, ma posso dirti che la paura è contagiosa. Mettiamola così: siete mai stati di fronte a qualcuno che inizia a sbadigliare e un minuto dopo iniziate a sbadigliare anche voi? Si chiama empatia, è la capacità di riconoscere e condividere le emozioni che provano gli altri. Il “contagio emotivo” è importante per le relazioni personali, perché favorisce la sincronia emotiva tra gli individui. Una definizione più ampia del fenomeno è stata data da Schoenewolf e in seguito sviluppata da psicologi come Elaine Hatfield, John Cacioppo e Richard Rapson.
In poche parole, farò provare il “contagio emotivo” a tutti coloro che si sintonizzeranno, in un colpo solo, attraverso le sensazioni degli attori e la connessione con la paura che sperimenteremo tutti insieme dal vivo.
Suona decisamente inquietante! Parliamo della location. Girerai in una prigione scozzese, che ha una pessima fama. Di che edificio si tratta?
Si chiama Inveraray Jail ed è un luogo dalla storia terribile. Cose agghiaccianti sono avvenute tra quelle pareti, pestaggi, omicidi, torture e violenze di ogni tipo, che il cervello umano a stento può comprendere o sopportare. Sono stati realizzati centinaia di documentari e cacce ai fantasmi in questa prigione, che oggi si conferma come una delle mete preferite dagli amanti del “turismo nero”.
Dopo “Running Scared”, intendi girare un film in Germania e uno sui fantasmi del Vaticano. Poiché i nostri lettori sono italiani che vivono in Germania, ci piacerebbe molto saperne di più su entrambi!
Per “Running scared 2 – Le anime perdute” vorremmo venire a girare in Germania. La Germania possiede alcuni degli edifici considerati tra i più infestati al mondo, con bellissimi paesaggi e vecchie case rustiche che riportano alla Seconda Guerra Mondiale… un terreno più che fertile per un film sul paranormale!
Per “Running scade 3 – la verità nascosta” ci piacerebbe invece attingere dalla ricca storia del Vaticano, sempre da un punto di vista paranormale, seguendo la traccia di demoni e fantasmi. Ovviamente, anche in Italia abbiamo intenzione di soggiornare in un edificio considerato infestato e cercheremo di scoprire dal vivo la sua storia nascosta.
Vuoi condividere altre informazioni sul film o su come possiamo vedere lo spettacolo?
Il canale live sta venendo allestito proprio in questi giorni, in modo che possa essere visto in tutto il mondo senza ritardi, ma se volete seguirmi su Instagram per gli aggiornamenti o se volete partecipare allo spettacolo, quando saremo in Italia o in Germania, sentitevi liberi di seguirmi su team.mcarthur.boxing.
Una domanda per Marco Rinaldi, che reciterà in questa originale produzione. Marco, cosa puoi dirci del tuo personaggio?
Al momento, tutto quello che posso dire è che sono una delle sei persone che fanno parte del cast e che saranno tutte all’interno del carcere, durante le riprese.
Il regista ha mantenuto il riserbo su quello che dobbiamo aspettarci, dato che l’evento dal vivo serve a catturare, in tempo reale, tutte le emozioni che vivremo durante la realizzazione del film. Quindi andremo lì senza sapere quello che potrebbe accadere la sera stessa.
Come sei stato coinvolto nel film e come ti stai preparando?
Sono stato coinvolto per caso, dopo aver visto che Alfred stava cercando due persone per partecipare a questo horror show dal vivo, dato che due si erano ritirate e non escludo che possano averlo fatto proprio perché spaventate, dopo aver saputo cosa c’era in ballo!
Così ho mandato un messaggio ad Alfred, mi sono presentato, gli ho dato un po’ di informazioni su di me e sul mio background e gli ho mandato una scena inedita di un altro film horror che sto girando, “Superimpostion“, che al momento è stato messo in pausa. A quel punto lui mi ha contattato per dirmi che avrei fatto parte del cast di “Running Scared” e sono al settimo cielo per questo, perché credo che sarà qualcosa di grosso e veramente nuovo per chi ci guarderà.
Cosa rende questo progetto unico, secondo te?
È difficile da descrivere, perché in superficie sembra un po’ un film del tipo “lost footage”, o qualcosa di simile a “Blair Witch Project” o a “Paranormal”, ma non è così. È un film dell’orrore all’interno di un film dell’orrore, nel senso che ciò che le persone guarderanno dal vivo sarà autentico e reale e i membri del cast avranno reazioni psicologiche spontanee, non finte o messe in scena. Per questo non posso dirvi di più, purtroppo.
Sembrate lanciatissimi!
Secondo me Alfred, con il suo “Running Scared”, sta per lanciare un nuovo tipo di genere e di narrazione horror, qualcosa che la gente pensa di conoscere o di aver già visto, ma che per la prima volta, da anni, sarà totalmente nuova e diversa. Come ha detto Alfred e come si prefiggono tutte le persone coinvolte, l’idea è quella di fare di questo film il più spaventoso mai visto fino ad oggi.
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