“Ogni giorno 20.000 ucraini tornano in patria”: le dichiarazioni della ministra tedesca Nancy Faeser

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La ministra dell'interno tedesca Nancy Faeser durante la conferenza stampa con la commissaria Europea per gli interni Ylva Johansson a Berlino, il 14 gennaio 2022. EPA-EFE/Christian Marquardt / POOL

Nancy Faeser (SPD), ministra tedesca dell’interno, parla di una drastica diminuzione dei rifugiati ucraini che arrivano quotidianamente in Germania. Molti di loro, 20.000 al giorno circa, ripartono inoltre per l’Ucraina. “Questo dimostra quanto sia grande il loro desiderio di tornare” ha commentato la ministra.

Intanto la Germania continua a gestire l’accoglienza e Faeser ritiene che tutto al momento proceda senza grossi problemi.


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Sempre meno ucraini arrivano in Germania e 20.000 al giorno tornano in patria

Fino a metà marzo, i rifugiati ucraini in arrivo in Germania erano circa 15.000 al giorno, mentre attualmente sono appena 2000. Lo dichiara la ministra federale dell’interno, Nancy Faeser, che sottolinea anche come 20.000 rifugiati al giorno tornino in Ucraina, attraverso il confine polacco. Tra loro ci sono anche persone che vengono dalla Germania.

Insomma, secondo la ministra la tendenza è chiara: la maggioranza degli ucraini sta tornando in patria. Alcuni rifugiati potranno restare e inserirsi nel sistema tedesco con le loro qualifiche, se ce ne sarà la possibilità, ma i numeri non sembrerebbero rilevanti.

Si gestisce intanto il problema dell’inserimento dei minori nel sistema scolastico

Nel frattempo, continua a essere fornita assistenza umanitaria a donne, bambini e anziani in fuga e la società tedesca ha mostrato e continua a mostrare una grandissima attitudine all’accoglienza. “I rifugiati sono accolti molto bene qui, al momento non c’è nulla che non vada” ha commentato Faeser.

Emergono tuttavia esigenze specificamente legate all’inserimento scolastico dei bambini e dei giovani provenienti dall’Ucraina. Al di là della necessità di un aumento di personale, materiali e risorse aggiuntive, il sindacato per l’istruzione e la scienza, il GEW, chiede una maggiore integrazione di bambini e ragazzi nelle classi regolari, visto che l’accoglienza generica e i corsi intensivi di lingua sono sicuramente importanti, ma non sufficienti sul lungo periodo.

Intanto, il Ministero federale dell’Interno ha dichiarato a Welt am Sonntag che, dall’inizio della guerra (24 febbraio) fino all’11 maggio, sono stati registrati nel Registro Centrale degli Stranieri (AZR) 714.998 cittadini ucraini. Secondo lo stesso ministero, tuttavia, ”un numero considerevole di persone potrebbe aver già viaggiato verso altri Stati dell’Unione ed essere tornato in Ucraina”. L’81% dei rifugiati adulti, infine, risulta essere costituito da donne e circa il 40% da minori, come riportato dalla ZDF.

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