Bodo Ramelow e il fratello imbarazzante: teorie del complotto in videochat
Bodo Ramelow, esponente della Linke e ministro-presidente della Turingia, è perseguitato dalle esternazioni del fratello maggiore, con cui non avrebbe più veri contatti da sei o sette anni.
Soprattutto negli ultimi due anni di pandemia, Hans Joachim Ramelow si è infatti legato alla scena cospirazionista e agli oppositori della vaccinazione. Con grande imbarazzo di Bodo.
Leggi anche:
#LinkeMeToo: lo scandalo degli abusi sessuali nella sinistra tedesca
Bodo Ramelow perseguitato dalle esternazioni del fratello
Un fratello imbarazzante è una bella calamità, soprattutto per un politico molto in vista come Bodo Ramelow, ministro-presidente della Turingia. Nonostante i due non abbiamo rapporti, infatti, il politico della Linke finisce per essere inevitabilmente trascinato sotto i riflettori ogni volta che il fratello si produce in esternazioni irricevibili. Specie considerando che quando si cerca di traghettare un Land attraverso due anni di pandemia, un familiare divenuto un oppositore della vaccinazione e un teorico della cospirazione non è proprio il massimo.
Hans Joachim, detto Joska, fratello maggiore di Bodo Ramelow, si definisce un esperto di aromaterapia e di erboristeria. Autore del libro “Accensione del fuoco vitale nell’oceano cristallino della luce”, Joska è anche, secondo lo Spiegel, relatore abituale di un’iniziativa chiamata “La Germania si alza”, che si oppone alla vaccinazione obbligatoria e ritiene il Coronavirus un “pretesto” usato dalla politica per trasformare la società. Lo Spiegel riferisce che all’interno del gruppo compare anche Bodo Schiffmann, figura di spicco del negazionismo sul Covid.
La vicinanza a Oliver Janich e le teorie del complotto in videochat
Joska Ramelow è inoltre recentemente apparso anche sul canale internet di Oliver Janich, considerato uno degli ideologi della cospirazione di destra in Germania. Lo scorso dicembre Janich aveva dichiarato su Telegram che, secondo una valutazione di presunti esperti, tutti i membri del governo federale e dei parlamenti regionali avrebbero dovuto essere “giustiziati secondo la legge”.
Anche Joska Ramelow ha prodotto la sua quota di contributi alla causa negazionista e cospirazionista. In un messaggio di quasi un’ora divulgato in videochat ai membri di “La Germania si alza” e commentato dallo Spiegel, avrebbe dichiarato pubblicamente, ad esempio, che i politici “prescrivono all’umanità cose che potrebbero essere letali” e che in generale, in questo ambito, i politici si sono rivelati stupidi, limitati o corruttibili. In quasi un’ora di intervento, Joska Ramelow avrebbe inoltre parlato di medicina cinese, degli Asburgo, di Nerone, di Ronald Reagan, della crisi finanziaria e dell’influenza suina. Un bella sfilza di argomenti legati da un filo che Ramelow senior dipana a beneficio dei suoi “compagni di vedute”, mentre al di fuori del suo circuito gli osservatori restano come minimo perplessi. Avrebbe inoltre definito il Corona un “normale raffreddore”, in una conversazione con Janich, aggiungendo che “comunque, il normale esito della vita è la morte”.
Interpellato dalla stampa sul suo ruolo all’interno dell’iniziativa “Germania si alza”, Joska Ramelow, tuttavia, non risponde. Non risponde neanche Bodo Ramelow, che si rifiuta di commentare il contegno pubblico del fratello. Considerando che i due hanno rapporti tesi da anni e che in passato ci sono stati scontri accesi, a causa delle posizioni cospirazioniste di Ramelow senior, possiamo immaginare che la misura, per il capo di governo della Turingia, sia davvero colma.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!