Berlino, tensioni tra russi e ucraini, ma un 9 maggio senza incidenti

9 maggio
Preti ortodossi russi davanti al memoriale sovietico di Tiergarten a Berlino, 09 maggio 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Le celebrazioni della liberazione di Berlino dal nazismo, tradizionalmente tenute il 9 maggio presso il memoriale sovietico di Tiergarten, si sono svolte oggi con qualche tensione, ma senza gravi incidenti.

La polizia si è mobilitata con 1800 agenti schierati, per impedire degenerazioni e scontri tra russi e ucraini.

Celebrazioni del 9 maggio: diverse le tensioni tra russi e ucraini

Le celebrazioni del 9 maggio hanno visto le forze dell’ordine schierare a Berlino un notevole numero di agenti. Circa 1800 erano infatti i poliziotti presenti, pronti ad agire in caso di escalation di tensioni che si prevedevano accese. Tradizionalmente, infatti, le cerimonie legate a questa importante data si tengono presso il memoriale sovietico di Tiergarten, dove si trovano le tombe di 5000 soldati, sia russi che ucraini, morti per liberare Berlino.

Quest’anno, per evitare scontri, sono state vietate sia bandiere russe che ucraine, il che ha portato a polemiche feroci, annunci di azioni legali e a un piccolo incidente con una delegazione della CDU Berlino. Alcuni esponenti locali del partito, infatti, tra i quali il segretario generale Stefen Evers, hanno portato sul posto proprio una bandiera ucraina, che però non hanno potuto esibire a seguito dell’intervento delle forze dell’ordine. Il divieto di esibire bandiere si applica non solo al memoriale sovietico, ma anche ad altri 14 memoriali.


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Scontri tra russi e ucraini sulla Straße des 17. Juni

Secondo la polizia,  si sono create prime tensioni tra russi e ucraini intorno alle 12.36, quando circa 500 persone si sono riunite sulla Straße des 17. Juni per le commemorazioni di rito. Le schermaglie sono rimaste solo verbali, anche se un uomo è stato portato via dalla polizia per aver “provocato”, come riferito da un testimone a un reporter della Berliner Zeitung. Alcuni partecipanti al raduno hanno cantato “Fino alla vittoria!” in russo, ma secondo la portavoce della polizia, Anja Dierschke, “Finora non ci sono stati incidenti degni di nota”.

Secondo il Berliner Morgenpost, a mezzogiorno è risuonato il coro “fuori i nazisti”, mentre una delegazione dell’ambasciata ucraina teneva la sua commemorazione al Memoriale sovietico di Tiergarten. Il gruppo da cui veniva il coro pare essere lo stesso che manifestava sulla Straße des 17. Juni. Nei canti, sono state rivolte aspre contestazioni anche all’indirizzo dell’ambasciatore ucraino Andrij Melnyk.

imbrattato memoriale sovietico
Berlino, Memoriale sovietico di Treptower Park. Photo by Ivan Macioce

La commemorazione ufficiale è stata isolata per motivi di sicurezza

Il servizio ufficiale di commemorazione è stato isolato dalla polizia per ragioni di sicurezza e reso accessibile solo agli ospiti dell’ambasciata, ai rappresentanti della stampa e a politici federali come il ministro dell’agricoltura Cem Özdemir e la ministra della famiglia Lisa Paus. Presente anche il segretario generale della SPD, Kevin Kühnert.

Alla delegazione russa è stato permesso di portare le bandiere, ma dopo la cerimonia sono state ritirate. Hanno deposto corone di fiori anche rappresentanti delle ambasciate di Bielorussia, Armenia, Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan e membri della Chiesa ortodossa russa.

“Lupi della notte” alla Porta di Brandeburgo

Presso la Porta di Brandeburgo, la polizia ha contato un totale di poco meno di venti biker pro-Putin, appartenenti al gruppo chiamato “Lupi della notte“, su 12 moto.

A Treptower Park circa 150 persone si sono radunate cantando canzoni russe, mentre le comunità ucraine si lamentavano con le forze dell’ordine. Le canzoni sono però risultate, secondo quanto riferito dalla stessa polizia, delle canzoni popolari e non di guerra.

Russi e antifascisti contro Putin e la marcia del “Reggimento Immortale”

Sempre a Treptowker Park, manifestanti russi e antifascisti hanno invitato i russi a “combattere contro il regime fascista di Putin”, paragonano la guerra in Ucraina all’invasione nazista dell’Unione Sovietica, durante la seconda guerra mondiale.

La marcia commemorativa del “Reggimento immortale” ha infine visto una serie di discendenti dei caduti esibire le foto dei loro antenati che hanno combattuto nell’Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale. Il corteo ha contato circa 200 persone.

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