La Germania si protegge da Putin: stop allo smantellamento dei bunker

Pauli-Pirat, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

La ministra tedesca degli interni, Nancy Faeser, vuole rafforzare la difesa della Germania da possibili minacce militari e tra le altre cose ha espresso la volontà di fermare immediatamente lo smantellamento dei bunker esistenti.

La ragione di questo cambiamento di passo è ovviamente l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Putin e il pericolo che il conflitto possa ripercuotersi sulla sicurezza dell’intera Europa e quindi anche della Germania.


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La Germania ferma lo smantellamento dei bunker

Al Welt am Sonntag la ministra dell’interno ha parlato di un “cambiamento dei tempi” e di un conflitto, quello che ha luogo in Ucraina, che richiede “di rafforzare significativamente la protezione contro minacce militari”. Faeser ha inoltre confermato la presenza di “599 rifugi pubblici in Germania” e di essere in procinto di verificare l’esistenza di altre strutture da poter destinare al medesimo scopo. È stata in ogni caso fermata la distruzione dei rifugi esistenti, così come si prospetta una loro ristrutturazione e messa in sicurezza, ove necessario.

“Stiamo parlando di parcheggi sotterranei, stazioni sotterranee e cantine” ha dichiarando la ministra. L’incremento della sicurezza collettiva non sarà garantito, tuttavia, dalla mera preparazione di eventuali ripari. Si parla anche di più fondi federali per la protezione civile e investimenti per aumentare la disponibilità di “attrezzature mediche, abbigliamento protettivo, mascherine e medicine”.

Il governo federale ha inoltre già investito 88 milioni di euro per la ricostruzione delle sirene smantellate nei decenni passati. Si starebbero inoltre già considerando nuove modalità di allarme, con la possibilità di ricevere segnali di allerta direttamente sul telefono cellulare. Prioritaria è infine la protezione delle infrastrutture critiche contro attacchi e manipolazioni da parte degli hacker.

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