Kleistpark: dal giardino al bunker, attraverso la storia di Berlino
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)
Il catasto del 1591 registra l’area dove oggi si trova il Kleistpark come “piantagione di luppolo” usato per la distillazione della birra che il reggente usava come paga giornaliera per i suoi soldati. Di qui passava la strada che collegava Berlino a Potsdam e qui, nel diciassettesimo secolo, il Großer Kurfürst Friedrich Wilhelm von Brandenburg, incaricò i suoi giardinieri di realizzare un orto per la coltivazione di spezie, aromi, erbe officinali e altri vegetali utili alla cucina del palazzo.
Kleistpark, le origini: il giardino botanico
Per la prima volta nel 1718 spunta l’appellativo di “Botanischer Garten”, ma è solo nel 1801 che il giardino delle spezie sarà trasformato in un vero e proprio orto botanico in senso moderno al quale si aggiungerà in seguito un museo, in parte ancora esistente, e una serra in vetro per la conservazione delle palme e altre piante esotiche. Quando nel 1906 i 7,5 ettari del giardino non saranno più sufficienti, questo verrà trasferito nella sua sede attuale di Steglitz.
Il tribunale che condannò i congiurati contro Hitler
Il giardino viene completamente ristrutturato e riutilizzato: la serra viene sostituita dal colonnato reale in stile barocco che si trovava ad Alexanderplatz e che ora si affaccia sulla Potsdamer Straße; nella prospettiva del colonnato viene costruita la nuova sede del Kammergericht, il tribunale d’appello. Il tribunale acquista una fama sinistra quando, durante il periodo del nazionalsocialismo, viene trasformato in “tribunale del popolo” e arriva ad emettere 18.000 sentenze di cui 5,000 saranno condanne a morte. Fra le vittime illustri i congiurati dell’attentato a Hitler del 20 luglio 1944 con 700 arresti e 110 condanne capitali.
Nelle mani degli alleati
Nonostante il parco fosse stato gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati, l’edificio del tribunale verrà utilizzato già dal 30 luglio 1945 come sede dell’Alliierter Kontrollrat für Deutschland, il Consiglio di controllo dei quattro alleati con l’incarico di rilasciare le disposizioni necessarie al disarmo della Germania. Anche se la delegazione sovietica lascia definitivamente il Consiglio il 20 marzo 1948, le quattro bandiere di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Unione Sovietica hanno continuato a sventolare sui quattro pennoni fino all’ottobre del 1990 quando le quattro delegazioni si sono di nuovo riunite a ratificare il Trattato sullo stato finale della Germania, il cosiddetto Trattato due più quattro.
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Una curiosità: per non delegittimare il Consiglio, durante il periodo di boicottaggio della delegazione sovietica, i rappresentanti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno continuato a riunirsi regolarmente; all’inizio della seduta il protocollante procedeva all’appello e alla voce “Unione Sovietica” un messo rispondeva “Assente” e la seduta veniva sciolta.
Il bunker indistruttibile
Sarà solo nel 1997 che il Kammergericht tornerà qui, nella sua sede originale assieme alla Corte costituzionale federale e all’Ufficio del Pubblico Ministero Superiore. All’estremità nord del parco è rimasto, testimone dell’ultima guerra, il bunker antiaereo di cinque piani sopra il livello stradale, costruito fra il 1943 e il 1945 impiegando ai lavori forzati i prigionieri russi e capace di dare rifugio a 4809 persone. A guerra finita, il genio militare americano provò, senza successo, ad abbatterlo con la dinamite. Vista l’impossibilità di disfarsene, venne successivamente riammodernato e destinato a deposito per le riserve di generi alimentari del Senato durante il blocco sovietico e mantenuto attivo come rifugio per la popolazione civile fino al 2010. Dal 2011 è sottoposto alla protezione dei beni culturali.
Dalla DDR a oggi
Spinto dalla penuria endemica di abitazioni e di terreno edificabile nella città circondata dal muro, il Senato di Berlino realizza negli anni dal 1974 al 1977 un progetto di case popolari che sovrasta in parte il bunker. Vengono così costruiti 514 appartamenti che ospitano fino a 2000 persone. Anche se agli inizi il progetto viene presentato come modello di architettura moderna e di avanguardia, ben presto l’alto grado di vandalismo e di degrado ne fanno un problema sociale, tanto che negli anni novanta si pensa addirittura di abbatterlo. Con coraggio e lungimiranza, si impegnano assistenti sociali e un ufficio di amministrazione del quartiere, l’architettura viene in parte modificata, si apre un centro d’incontro e un caffè, così da migliorare di molto la situazione.
Ogni sabato, nella vicina Winterfeldplatz, si apre il coloratissimo mercato settimanale.
Come arrivare al Kleistpark: U7 Kleistpark, Bus 106; 187; 204.
In automobile: digitare sul navigatore Potsdamer Str. 195, 10783 Berlin, con un po’ di fortuna parcheggi liberi nelle vie adiacenti.
Buona passeggiata.