Germania, 2000 armi anticarro all’Ucraina. Baerbock: “Non ne siamo orgogliosi, ma dobbiamo farlo”
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa dpa, mercoledì il ministero tedesco della difesa avrebbe fatto domanda al Consiglio federale di sicurezza per inviare in Ucraina altre 2.000 armi anticarro.
All’Ucraina 2000 armi anticarro. La ministra degli esteri: “Dobbiamo farlo”
Le 2000 armi anticarro in procinto di essere inviate si aggiungono alle altre 1000 già consegnate dalla Germania al governo di Zelensky, a 500 missili terra-aria “Stinger” e a 500 missili “Strela” appartenenti ai vecchi stock della DDR. Nuove consegne di Strela starebbero peraltro in arrivo, come confermato dalla ministra degli esteri Annalena Baerbock (Verdi).
“Al momento siamo il Paese che consegna più armi all’Ucraina. Non ne siamo orgogliosi, ma è quello che dobbiamo fare” ha commentato Baerbock. Eppure, dall’opposizione, la coalizione a semaforo viene ancora accusata di essere troppo esitante e di non aiutare a sufficienza la difesa militare ucraina. Questa è ad esempio la posizione dell’Unione, rappresentata da CDU e CSU. “Gli ucraini vogliono resistere. Non dobbiamo lasciarli soli” ha commentato l’eurodeputato CDU Gunther Krichbaum, sostenendo che il governo tedesco manchi di senso della realtà e come questa mancanza costi vite umane, “ogni giorno, ogni ora”.
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Il governo ucraino mostra disappunto: “Frustrante non ricevere risposta sulle armi necessarie”
Fa eco all’opposizione interna, anche il disappunto mostrato dal governo ucraino, relativamente a consegne di armi approvate dalla Germania, ma non andate a buon fine, e in generale alla comunicazione tra i due governi sul tema. “È molto frustrante che per tre settimane il governo tedesco non abbia dato alcuna risposta sulla nostra lista di armi difensive urgentemente necessarie” ha dichiarato mercoledì alla BILD Andrij Melnyk, l’ambasciatore ucraino in Germania. “Ogni giorno conta per salvare la vita della popolazione civile, che in Ucraina soffre per il fuoco dei missili russi. Speriamo quindi in una decisione rapida da parte di Berlino” ha ribadito Melnyk, che peraltro aveva già definito “codarda” la scelta della Germania di non consegnare all’Ucraina i MiG-29 presenti in Polonia.
La lista di armi a cui si riferisce Melnyk, inviata il 3 marzo dal governo ucraino alla cancelleria federale, al ministero tedesco degli esteri e a quello della difesa, include carri armati, blindati per trasporto di truppe, sistemi di artiglieria, obici semoventi, aerei ed elicotteri da combattimento, ma anche sistemi difensivi antiaerei e droni da ricognizione e da combattimento.
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