Contenere i prezzi dell’energia: il governo tedesco lavora a un pacchetto di aiuti statali

Robert Habeck (Vors. Bündnis 90/Die Grünen) Foto: Stephan Röhl. Heinrich-Böll-Stiftung from Berlin, Deutschland, CC BY-SA 2.0 , via Wikimedia Commons

I forti aumenti del costo della benzina, dell’elettricità e del riscaldamento in conseguenza della guerra in Ucraina e delle tensioni con la Russia sono oggetto di dibattito e grande preoccupazione in Germania da prima dell’inizio del conflitto. Dopo un’iniziale reticenza a parlare di aiuti pubblici, il governo tedesco sta ora considerando la possibilità di intervenire per ridurre i costi a carico dei cittadini. Il vice-cancelliere e ministro dell’economia Robert Habeck (Verdi) ha annunciato un pacchetto di misure pensate per contenere i prezzi dell’energia, sottraendo le famiglie all’aumento dei prezzi generato dalla paura che l’approvvigionamento di energia, soprattutto quello legato ai combustibili fossili, non arrivi a coprire il fabbisogno nazionale.

Come verranno ridotti i prezzi dell’energia

Le misure previste nel pacchetto di aiuti sarebbero ispirate a tre criteri principali. Il ministro Habeck ha parlato prima di tutto di di riduzioni per i costi dell’elettricità, del riscaldamento e dei trasporti. A preoccupare il governo, in particolare, sarebbero i costi del riscaldamento domestico, che rischiano di aumentare drasticamente. In secondo luogo, si dovranno considerare tutte le misure necessarie all’ottimizzazione del consumo, per evitare gli sprechi e aumentare l’efficienza energetica, favorendo il risparmio. A questo criterio dovrebbero essere ispirate misure per favorire la riduzione dei consumi delle automobili e la sostituzione dei sistemi di riscaldamento a gas. Infine, sarà necessario intervenire sul mercato per rendere convenienti dal punto di vista economico i sistemi più efficienti da quello energetico.


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Aiuti alle imprese e sussidi per i carburanti

Il governo tedesco sta lavorando a un programma di assistenza al credito per le imprese e, stando a quanto riporta il tabloid Bild, anche di aiuti ponte per le aziende messe in difficoltà dal considerevole aumento dei prezzi delle materie prime. Inoltre, si sta considerando un’estensione del regolamento sulla cassa integrazione oltre il 30 giugno, così come un ulteriore aumento dell’indennità per i pendolari.

Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP), che inizialmente non era parso favorevole all’introduzione di aiuti statali per il settore dell’energia, sarebbe ora orientato verso un sussidio per i costi del carburante. Sempre secondo il Bild, Lindner avrebbe ideato una proposta che prevede una riduzione dei prezzi al consumatore, da applicarsi direttamente presso le stazioni di servizio, per la quale i gestori dei distributori potrebbero poi ottenere un rimborso statale. Una misura di questo genere avrebbe senza dubbio l’effetto di placare l’ira e le paure degli automobilisti, considerando che, dall’inizio del conflitto, il costo del diesel è aumentato di quasi 66 centesimi al litro. L’obiettivo del ministro sarebbe il mantenimento del costo del carburante al di sotto dei 2 Euro al litro.

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