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Cittadino bielorusso vandalizza la sua ambasciata a Berlino: “Qui vivono i fascisti”

Un uomo di 38 anni è stato arrestato con l’accusa di aver vandalizzato l’ingresso dell’Ambasciata Bielorussa a Berlino. L’uomo sarebbe riuscito ad avvicinarsi all’edificio nonostante l’Ambasciata faccia parte dei 39 possibili “obiettivi sensibili” per i quali, a Berlino, sono state incrementate le misure di sicurezza alla luce dell’attuale conflitto fra Russia e Ucraina.

Due striscioni davanti all’Ambasciata Bielorussa: “Qui vivono i fascisti”

Lunedì cancello d’ingresso dell’Ambasciata Bielorussa, che si trova nel quartiere di Treptow, a ridosso di Treptower Park, è stato imbrattato con vernice rossa e due striscioni con scritte accusatorie sono stati appesi alla recinzione esterna della sede diplomatica. Il primo, che misurava 160 per 80 centimetri, riportava la scritta “Ecco i fascisti” in caratteri cirillici, mentre il secondo, di 190 per 120 centimetri, recava la scritta in tedesco “Qui vivono i fascisti” e due svastiche.

Arrestato, identificato e rilasciato un cittadino bielorusso

Il sospetto, arrestato lo stesso giorno, è un cittadino bielorusso, fermato dagli agenti della polizia di Berlino mentre agitava una bandiera del movimento Antifa sul marciapiede davanti all’ambasciata. L’uomo è stato identificato e in seguito rilasciato e gli striscioni sono stati rimossi e confiscati dalle forze dell’ordine.


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Il gesto si suppone essere legato alla scelta del presidente bielorusso Alexander Lukashenko di sostenere anche militarmente la Russia di Putin nell’invasione dell’Ucraina.

Anche alle ambasciate di Russia e Ucraina in Germania e ad altre istituzioni rappresentative dei due Paesi è stata garantita una maggiore presenza di agenti di polizia, per garantire la sicurezza del personale ed evitare disordini in relazione alle attuali tensioni internazionali.

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