Berlino: i bambini ucraini a lezione in una ex fabbrica. Entro l’estate saranno inseriti nelle scuole tedesche

sistema scolastico

Fra le migliaia di rifugiati ucraini che sono arrivati a Berlino nelle ultime settimane, la stragrande maggioranza sono donne e bambini. La situazione per i più piccoli, come è facile intuire, è particolarmente complessa e difficile da gestire, nonostante le procedure semplificate per l’ottenimento dei sussidi sociali. In linea di massima, anche se la situazione attuale non permette di fare previsioni a lungo termine, si lavora per garantire a tutti i bambini arrivati a Berlino un posto nelle scuole tedesche. Nel frattempo, però, alcuni progetti sono stati avviati per permettere ai bambini di continuare a fare lezione, nella loro lingua, in strutture adattate temporaneamente. Lo scopo è principalmente quello di tenerli occupati e far vivere loro un’esperienza sociale e relazionale il più possibile vicina alla normalità.

In questo senso si sono adoperate diverse realtà attive a Berlino, fra cui l’associazione cristiana per l’infanzia Arche e la società di consulenza gestionale Boston Consulting Group. A Wedding, l’edificio di una vecchia fabbrica è stato riadattato per fungere da scuola, per i bambini che in Ucraina frequentavano le classi fra la prima e la quarta elementare. Le lezioni sono tenute da insegnanti elementari ucraine, che sono arrivate insieme agli altri rifugiati e che si sono offerte quasi subito di collaborare al progetto.

I bambini ucraini avranno un posto nelle scuole tedesche entro l’estate

In questa fase, le lezioni si tengono nella lingua madre dei bambini: l’apprendimento del tedesco è rimandato all’inserimento nel sistema scolastico locale vero e proprio. Nel frattempo, il progetto ha potuto finanziare l’acquisto di zaini, materiale di cancelleria e astucci per i bambini, ma si sta ancora lavorando all’acquisizione dei libri di testo. Le lezioni durano tre o quattro ore al giorno: una presenza discreta nella giornata delle madri e dei bambini, per evitare di separarli troppo a lungo in una fase delicata, in cui tanto gli adulti quanto i bimbi si adattano con fatica a una realtà nuova e traumatica, in una città che non conoscono.


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Si stima che siano circa 12.000, fino a questo momento, i bambini in età scolare arrivati a Berlino dall’Ucraina e l’ambizione delle istituzioni locali è quella di garantire a tutti loro un posto nelle scuole della città entro l’inizio delle vacanze estive. L’amministrazione del Senato di Berlino sta lavorando a un piano per la scolarizzazione dei rifugiati ucraini e, a tal proposito, la senatrice per l’educazione Astrid Sabine Busse (SPD) ha dichiarato alla Deutsche Presse-Agentur che “allo stato attuale delle cose, saranno avviate 102 classi di benvenuto nelle scuole primarie e 45 in quelle secondarie inferiori”. Nelle scuole secondarie superiori, ci sarebbe al momento la possibilità di organizzare 57 classi di benvenuto negli istituti pubblici e 47 gruppi di apprendimento nelle scuole indipendenti.

Arche offre anche un progetto dedicato alle madri, che prevede percorsi formativi i quali, ancora una volta, hanno soprattutto lo scopo di aiutare le donne rifugiate a riempire la giornata con interazioni sociali che permettano loro di distrarsi, per qualche ora, dall’angoscia della guerra e dalla preoccupazione per le famiglie rimaste in Ucraina.

Al momento, i progetti sono gestiti prevalentemente grazie al lavoro di volontari.

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