Arriva Merlin, il cane che vi racconta l’architettura di Berlino: la rubrica “Gassi!” parte oggi da Potsdamer Platz

© Paolo Brasioli

Oggi inauguriamo un nuovo contributo, con un “redattore” d’eccezione. Il carlino Merlin e i suoi umani ci coinvolgeranno nei loro “Gassi“, ovvero la passeggiata che è familiare a chiunque abbia un amico a quattro zampe. Vivendo con due architetti, Merlin ha imparato molto sulle vie, gli edifici e gli stili di Berlino e ci racconterà la capitale tedesca dalla sua insolita prospettiva. 

Di Merlin, Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Ich bin Merlin… aus Berlin! Sì, sono un mops, un pug (un carlino in italiano) di 8 anni ed il mio territorio preferito per i miei Gassi è la zona di Potsdamer platz e dintorni! Qui, in compagnia di Elena e Paolo… giro giro, e scopro tante cose che desidero raccontare a tutti voi. Sarò la vostra speciale e simpatica guida turistica, per cercare, esplorare e comunicare testimonianze di storie ed esperienze berlinesi, viste e apprezzabili dalla mia, diciamo, altezza…

© Paolo Brasioli

Gassi a Potsdamer Platz

Il primo Gassi che desidero condividere con voi si svolge proprio qui vicino, fra gli speciali angoli e spigoli delle strade e degli edifici nel nuovo quartiere di Potzdamer Platz.

Un tema, un dettaglio, un carattere, un’impronta generata dall’antica forma a stella dell’incrocio di antichi giardini prima e cinque strade urbane poi: questi angoli si presentano quasi mai appagati dal rigore classico ed equilibrato dell’angolo retto (come credevo che voi “homo sapiens” foste soliti fare), ma sono invece perlopiù configurati in mutevoli, continue e inaspettate angolazioni estremizzate, ora acute ora ottuse. Una caratteristica apparentemente disordinata, ma che invece mi stimola ed incuriosisce! Una movimentata matrice, che segue ed anima il mio Gassi nel quartiere.

Vedo infatti anche gli altri amici cani, gli uccelli, i pedoni, i podisti, i ciclisti, i motociclisti, gli automobilisti che si piegano alle angolazioni, sfiorando stretti e/o aggirando alla larga questi spigoli, a secondo dei casi.

Giochi di luce

Anche i raggi della calda luce del sole di giorno, e del sidereo bagliore della luna la notte, accarezzano e colorano le superfici che si offrono ad essi in variabili e sorprendenti angolazioni e sfumature. Pioggia, vento e neve invadono i vuoti tra gli edifici in modi assai diversi da punto a punto, proprio in virtù di come si incanalano, angolati in modo assai diverso nello stesso momento, anche a breve distanza. Davvero, qui basta girare l’angolo che cambia stagione. Lüstig!

Le facciate sembrano sipari teatrali che scorrono, ora lenti ora veloci, gli uni sugli altri, e che si aprono su scenari urbani sempre variabili, mai uguali a se stessi. Sehr schön!


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Piano, Isozaki, Moneo, Rogers: una passeggiata fra i grandi dell’architettura

I ritmici elementi di dettaglio degli edifici, come pensiline cornici, finestre, marcapiani, torri, costituenti i volumi delle facciate, segnano e rimarcano le fughe prospettiche estremizzate.

Ad esempio, le fitte orizzontalità delle linee degli edifici di Renzo Piano, i ritmici vuoti e pieni delle opere di Arata Isozaki e Rafael Moneo, i richiami multidirezionali, orizzontali e verticali, di angoli e guglie dei blocchi di Richard Rogers concorrono a vivacizzare questo gioco ottico per amplificare il valore aggiunto delle architetture, sia singolarmente che nel loro complesso e mai scontato valore relazionale.

© Paolo Brasioli

Anche le pavimentazioni stradali, gli ampi marciapiedi e le generose aiuole, conservano il tema di questi angoli estremizzati, nei tagli, nei formati e nella disposizione delle pietre. Dissonanze armoniche, che lasciano al caso la caratterizzazione formale del tutto, che risulta alla fine molto elegante e naturale. Prima!

Infatti, fare il mio Gassi qui, frequentare le strade di questo quartiere, equivale, per me, ad un’esperienza quasi selvaggia, da vivere chiedendosi “che ci sarà dietro l‘angolo?”. Alla stregua di avventurarsi sul fondo di un sinuoso canyon scavato da primordiali fiumi.

Da quello che era fino a 30 anni fa un melmoso e sterminato prato, limitato in lontananza solo dal famoso Muro, come appare nelle scene del film di Wim Wenders “Il cielo sopra Berlino”, qui é nata un’emozione che si è fatta fatta volume, una scultura in grande scala, ancor prima che un quartiere!

E davvero, posso dirvi, tutto questo è… fantastisch für meine Gassi!

Allora a presto, al prossimo Gassi, Alle zusammen! Bis bald


L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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