La ministra dell’interno Nancy Faeser si difende dalle accuse per l’articolo sulla rivista antifa

La ministra dell’interno tedesca Nancy Faeser (SPD) è stata accusata di una presunta vicinanza ad ambienti estremisti di sinistra, a causa di un articolo scritto l’anno scorso per la rivista di un’associazione antifascista. Le accuse arrivano dalla testata ultra-conservatrice Junge Freiheit, dal tabloid Das Bild e da alcuni membri dell’AfD e della CDU/CSU e si riferiscono a un episodio verificatosi pochi mesi prima che Faeser diventasse ministra per il governo Scholz, dopo le elezioni dello scorso settembre.

L’anno scorso, infatti, la rivista della Vereinigung der Verfolgten des Naziregimes – Bund der Antifaschisten (VVN-BdA, ovvero “Associazione dei perseguitati del regime nazista – Lega degli antifascisti”) aveva chiesto a Faeser un contributo nel quale riferiva della sua esperienza come destinataria di lettere di minacce dal gruppo terroristico di estrema destra che si firmava come NSU 2.0. Faeser aveva infatti ricevuto due messaggi minatori nel 2020, quando era leader del partito in Assia e capogruppo parlamentare dell’SPD nello stesso Land.


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La ministra dell’interno: “Continuerò a combattere contro l’estremismo di destra”

La ministra, in un tweet, rispedisce recisamente al mittente le critiche della destra, che definisce prive di sostanza, affermando di essersi sempre battuta apertamente “contro l’estremismo di destra e contro tutti i nemici della società aperta” e di avere intenzione di continuare a farlo.

In un rapporto sugli estremismi pubblicato nel 2020, la sede bavarese dell’ufficio per la protezione della Costituzione ha definito la VVN-BdA “la più grande organizzazione estremista di sinistra nel campo dell’antifascismo a livello nazionale”, ma l’associazione si è rivolta alla Corte Costituzionale contro la Verfassungsschutz bavarese. La VVN-BdA che ha sede a Berlino ed è stata fondata nel 1947 dai combattenti della resistenza e dai perseguitati sotto il nazionalsocialismo, dichiara di contare fra i propri membri, al momento, 8000 antifascisti.