Belgio e Portogallo: niente chiamate fuori orario dal capo. E la Germania?

fuori orario

Bruxelles ha deciso che è l’ora di disconnettersi. Per i tanti che si trovano in smart working si è approvato il diritto a non sentire, leggere, e non parlare dopo l’orario di lavoro. Entra in vigore oggi in Belgio la nuova legge che si applica, per il momento, solo ai dipendenti pubblici. Fuori orario non si potrà più rispondere su qualsiasi piattaforma. Nel prossimo futuro il governo sta studiando come poter applicare questi meccanismo anche al settore privato.

Stop alle chiamare fuori orario: anche il Portogallo dice no

In Portogallo la situazione è molto simile. Anche questo Paese ha scelto una legge che chiarisce diritti e doveri dei dipendenti e dei loro datori di lavoro. La legge, in particolare, vieta di contattare i dipendenti fuori dall’orario di ufficio. Il lavoratore può scegliere una modalità di lavoro flessibile ma questo non deve sconfinare nella perdita della vita sociale.


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La Germania resta indietro: materia affrontata dalle aziende e non dalle leggi

E in Germania? Fino al 19 marzo 2022 si prevede che il datore di lavoro possa sempre offrire l’opportunità di lavorare da casa. Già nel 2020 Katrin Göring-Eckardt, esponente dei Verdi e al momento vicepresidente del Bundestag, ha chiesto il diritto di avere Internet a banda larga veloce per consentire alle persone di lavorare nel modo più efficace dalla propria abitazione. Non ci sono però notizie relative alla difesa dei diritti dei lavoratori in questo nuovo contesto e in particolare a quello di disconnettersi. La materia non è regolata per legge, ma delegata alle singole aziende, che a volte prevedendo sul fronte della contrattazione interna la facoltà per il dipendente di non rispondere a messaggi o comunicazioni al di fuori dell’orario di lavoro. È però una tutela di rango inferiore, interamente rimessa alla policy dell’azienda e condizionata da troppe variabili.

Secondo Jonathan Malesic, autore del libro “The end of burnout“, che uscirà negli Stati Uniti nel 2022, “oggi è in discussione la struttura etica del lavoro”. È venuto cioè il momento di ripensare il rapporto fra lavoro e una vita privata soddisfacente e di capire che non è solo una questione di guadagno. Si parla di dignità dell’essere umano nella società contemporanea e di fare in modo che non dimentichi cosa voglia dire essere liberi.

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