È iniziata con una furiosa polemica l’assemblea sinodale sulla riforma della Chiesa, che dal 3 al 5 febbraio aggregherà a Francoforte 420 tra vescovi e laici. Diversi sono gli argomenti all’ordine del giorno: benedizione per le coppie omosessuali, partecipazione dei fedeli all’elezione dei vescovi e allentamento del celibato.
In questo contesto il vescovo di Ratisbona, Rudolf Voderholzer, ha pronunciato una frase che ha fatto molto rumore.
Il vescovo di Ratisbona parla di abusi sui minori e scoppia il caso
Secondo la dpa e quindi i media tedeschi, Voderholzer ha causato grande indignazione all’interno dell’assemblea sinodale a causa di un intervento sul fenomeno degli abusi sessuali all’interno della Chiesa.
Nello specifico, il vescovo di Ratisbona ha fatto riferimento a un riforma del diritto penale del 1973, che aveva smesso di considerare reato l’abuso di minori “sulla base di valutazioni sessuologiche”. Tali valutazioni stabilivano che le audizioni dei minori finalizzate all’accertamento dei fatti “sarebbero state molto peggiori dei casi fondamentalmente innocui di abuso“. Il vescovo di Ratisbona ha quindi aggiunto che questo elemento vada preso in considerazione per giudicare, oggi, il comportamento della Chiesa negli anni ’70 e ’80.
Le reazioni dei delegati. Il teologo Matthias Sellmann: “Inorridito”
Le dichiarazioni di Voderholzer hanno immediatamente provocato reazioni decise, in seno all’assemblea. Il teologo di Bochum, Matthias Sellmann, ha per esempio dichiarato: “Sono padre di tre bambini e sono inorridito nel vedere un vescovo della Chiesa cattolica in Germania dire, qui, pubblicamente, che i colloqui con i minori e atti a fare chiarezza sono peggio di abusi sessuali sostanzialmente innocui”.
Leggi anche:
Chiesa e pedofilia a Monaco: secondo una perizia, Ratzinger difese i preti che commettevano abusi
La reazione di Voderholzer: “Sono stato frainteso”
Il vescovo di Ratisbona si è affrettato a precisare di essere stato frainteso. Ha spiegato di non condividere affatto l’opinione riportata e diffusa ai tempi, ma di essersi limitato a descrivere quale fosse, al fine di chiarire il contesto dell’epoca. Ha inoltre dichiarato di considerare “devastante” la “minimizzazione dell’abuso sessuale”.
La presidente dell’assemblea sindolae, Irme Stetter-Karp, si è detta felice che Voderholzer abbia “almeno cercato di spiegare la sua intenzione”. Stetter-Karp, che è anche la presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, ha aggiunto che, in caso contrario, il discorso del vescovo di Ratisbona sarebbe stato “una violazione dei limiti di ciò che vogliamo tollerare, in termini di contenuto”.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!