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Una gita fuori porta a Gutshof Britz, splendido villaggio a due passi da Berlino

Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

Gutshof Britz – L’origine del nome è incerta, c’è chi vuole farla risalire allo slavo bříza, in tedesco Birke (Betulla). Di certo la prima notizia storica è la presenza nel catasto del 1375 di Karl IV del villaggio di Britzig, dove la nobile famiglia von Britzke risulta proprietaria di una casa colonica e numerosi terreni. La fortuna della famiglia durò, nonostante qualche crisi, fino a metà del diciassettesimo secolo e arrivò a comprendere l’intero territorio di Britz, metà del villaggio di Lichterfelde, metà del villaggio di Osdorf, terreni a Schönefeld, Tiefensee e Woltersdorf, Teltow, Grünthal, Barnim, Wernitz, Seeburg e Wüstenmark.

Foto di Stefano Comi

La rovina arrivò con la guerra dei trent’anni; a tre anni dalla fine del conflitto, si legge nelle cronache, lo stato delle fattorie è desolato: i vasti possedimenti, uno dopo l’altro passano di mano, la dinastia dei von Britzke si esaurisce nel 1699. Alti funzionari e nobili comprano e vendono in rapida successione terreni, diritti, immobili fino a metà del diciottesimo secolo quando Ewald Friedrich, Conte di Hertzberg, acquista la casa colonica di Britz, i diritti della birreria e distilleria di Rixdorf e rilancia le attività contadine.


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Foto di Stefano Comi

La lenta rinascita di Britz

Introduce la tecnica della coltivazione a rotazione, aumenta la produzione del latte con l’uso dell’erba medica e del trifoglio, promuove l’allevamento nelle stalle, produce la lana grazie all’acquisto di 1.200 pecore Merinos, inizia un programma di riforestazione, coltiva tabacco e patate, con la piantumazione di mille gelsi inizia la produzione della seta. Grazie all’opera del Conte, la proprietà arriva ad estendersi per quasi milletrecento ettari, più dell’estensione dell’attuale quartiere di Britz.

Foto di Stefano Comi

La crescita economica della fattoria continua, dopo l’ulteriore passaggio di mano, con il primo proprietario borghese, il fabbricante di seta Jean Charles Jouanne che industrializza l’impresa aggiungendo al resto una lucrativa distilleria. Vecchi edifici vengono abbattuti e sostituiti da nuovi più moderni con una ricercata ambizione architettonica; alcuni architetti della scuola di Karl Friedrich Schinkel, seguendo i modelli delle fattorie tipiche del nord-Italia, ridisegnano completamente l’aspetto della corte, introducono la tromba delle scale, le facciate con i mattoni a vista di diversi colori, il grande cortile interno viene pavimentato.

Foto di Stefano Comi

Jean Charles Jouanne affitta grande parte dei terreni irrigui ai contadini, parte degli edifici ad artigiani e commercianti. Grazie a questa innovazione, la popolazione di Britz cresce rapidamente, il nostro costruisce una scuola, fa pavimentare la Dorfstraße, la Karlstraße e la Kirschstraße: una vera sensazione! Cento anni più tardi, l’ulteriore proprietario, Wilhelm Julius Wrede, fabbricante di alcolici e banchiere, si mette all’opera per ricostruire e ampliare la villa padronale (Schloss Britz), aggiungere nuovi spazi al parco che arriverà ad una superficie totale di circa 55,000 m2, amplia le stalle per ospitare 120 mucche aggiungendo anche la residenza per il capo mungitore, ripara gli alloggi per i contadini, organizza una fucina, erige la cosiddetta casa svizzera con le travi di legno a vista e intagli.

Foto di Stefano Comi

Il passaggio alla proprietà pubblica

La famiglia sarà l’ultimo proprietario privato; a causa dei mutati rapporti sociali e con la morte di Augusta Matilde Berta Wrede, la fattoria con la villa e il parco vengono venduti al comune di Berlino per sei milioni di marchi dell’epoca. Poco interessato all’aspetto economico e alla continua ricerca di spazio, fra il 1925 e il 1933, il comune fa costruire sul terreno irriguo un intero quartiere noto, per la sua forma, con il nome di Hufeisensiedlung, quartiere ferro di cavallo, dal 2008 sito patrimonio dell’umanità.

Foto di Stefano Comi

Passati nelle mani dei nazionalsocialisti, la villa e il cortile con gli edifici della fattoria furono gravemente danneggiati dai bombardamenti alleati, ma la fattoria continuò a rifornire di latte fresco la popolazione e i vicini ospedali fino al 1956. Passata sotto l’autorità per la protezione dei beni culturali, dal 1976 si iniziano i lavori di restauro degli edifici, ma la vera opera di rivalutazione avviene a partire dal 2008 per iniziativa del comune di Neukölln del quale Britz si trova a far parte. Parte della villa è oggi un interessante museo con mobili originali dell’epoca, la casa svizzera è stata trasformata in ristorante, gli edifici della corte presentano mostre permanenti e ospitano feste, avvenimenti, concerti; una parte del cortile è riservata all’allevamento di alcuni esemplari di mucche, cavalli, pecore, capre e animali da cortile.

Foto di Stefano Comi

Come arrivare al Gutshof Britz: U7 Parchimer Allee, M44 Britzer Damm/Tempelhofer Weg, M46 Fulhamer Allee, Bus 181 Britzer Damm/Mohriner Allee.
In automobile: Parcheggi nella Parchimer Strasse, oppure digitare Alt Britz 73 – 12359 Berlin
Buona passeggiata.

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