Certificato di doppia vaccinazione: da martedì molti non saranno più validi
In questo momento, in Germania, moltissime attività sono accessibili solo a chi sia completamente vaccinato o guarito dal Covid (regola 2G). A seconda delle situazioni, può capitare che coloro che non hanno ricevuto anche la terza dose debbano presentare, oltre al certificato di doppia vaccinazione, anche un test negativo (regola 2G+). Solo in rari casi è possibile sostituire la prova di vaccinazione con un test (regola 3G). A partire dal primo febbraio, però, milioni di certificati di seconda vaccinazione non saranno più validi e i loro detentori saranno considerati non vaccinati.
La durata del certificato di doppia vaccinazione è stato modificato a livello Europeo
Alla base di questo cambiamento c’è l’attuazione, da parte del Ministero della Salute tedesco, di un requisito dell’Unione Europea stabilito già alla fine di dicembre, che prevede che l’immunizzazione di base sia valida per nove mesi e non, come precedentemente stabilito in Germania, per un anno. Secondo quando comunicato dalla Commissione Europea, la protezione garantita dalla seconda dose sarebbe di circa 270 giorni (approssimativamente 9 mesi) e la terza dose sarebbe raccomandata a sei mesi di distanza dalla seconda. La validità di 9 mesi per il certificato è stata stabilita anche per permettere alla popolazione di prenotare per tempo il richiamo del vaccino.
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Martedì primo febbraio non saranno più valide le seconde dosi somministrate prima di maggio 2021
Questo vuol dire che chi abbia solo due dosi di vaccino prima del maggio 2021 e non si sia sottoposto al booster, sarà considerato non vaccinato a partire da martedì.
La conferma è arrivata dalla Segretaria di Stato per la Salute Sabine Dittmar (SPD) in risposta a una domanda del parlamentare della CDU Wilfried Oellers.
La naturale domanda sulla durata della validità delle vaccinazioni di richiamo resta, per ora, senza risposta. Nonostante le numerose speculazioni in merito, infatti, non si hanno al momento dati sufficienti a determinare la durata della protezione garantita dalla terza dose. Per questo motivo, al momento, non è stata stabilita una durata massima dello status vaccinale garantito dal booster.
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